lunedì 27 ottobre 2008

brucia, strega!

Torna prepotentemente d'attualità un pezzo che Harvey, il coniglio invisibile che mi fa compagnia, aveva scritto per gli amici di Luogocomune qualche tempo fa. Mi riferisco allo scambio privato di e-mail tra un certo Paolo Barnard, ex-giornalista di Report celebre soprattutto per aver litigato con Milena Gabanelli, e Marco Travaglio: scambio assolutamente privo d'interesse, se non fosse per il fatto che Barnard ha avuto il buon gusto di diffonderlo via web tramite vari siti di contro-informazione, e se non fosse per il fatto che ha suscitato un certo scalpore fra chi si abbevera a quelle fonti. Scopo dell'operazione pare essere quello di mettere alla gogna un ottimo giornalista di cronaca giudiziaria rivelando che... riempie i suoi articoli di menzogne e falsità? No, non è questo. Ha ricevuto mazzette da qualche politico per mettere a tacere uno scandalo? Nemmeno. Ha forse il vizio nascosto della pedofilia? Neanche questo.

Il reato di cui Travaglio viene accusato è quello di essere famoso, il che lo rende in automatico un uomo molto peggiore di Barnard, ma soprattutto quello di avere un'opinione differente dallo stesso Barnard su un tema che fra l'altro è piuttosto lontano dalle cose di cui normalmente Travaglio si occupa. Insomma, Barnard ci tiene molto a far sapere a tutti che Travaglio è (sedetevi)... filo-israeliano. Cosa che, fra parentesi, era tutto tranne un segreto che Travaglio taceva vergognosamente.

Ma siccome Travaglio è filo-israeliano, ci avverte Barnard, è da collocare fra i cattivi, fra i servi del sistema. Attenzione, gentili lettori, quando voi leggete il resoconto dei processi per corruzione subiti da Berlusconi e i suoi ministri, e magari credete di attingere a una fonte d'informazione libera, coraggiosa, e indipendente, sappiate che in realtà non state facendo altro che sorbirvi subdola propaganda sionista: Travaglio è un fantoccio degli ebrei e del Nuovo Ordine Mondiale. Il sionismo è come l'Aids: un virus potente ma infido, che si nasconde dove meno l'aspettate, che inganna il vostro sistema immunitario e quando vi accorgete del contagio è troppo tardi. Oppure un cancro da eliminare chirurgicamente, tagliando via tutto ciò che lo attornia senza pietà, prima che si diffonda nell'organismo.

Io sono sempre stato filo-palestinese. Ma oggi no. Oggi sono filo-israeliano, insieme a Marco Travaglio.

10 commenti:

  1. Perdonami la franchezza, Thomas, ma cosa pretendevi da uno che pubblica uno scambio privato di mail?

    E lo fa su una vetrina della peggiore e più becera contro-l'informazione come comedonchisciotte?

    Ed esordisce con uno dei luoghi comuni più risibili di tutte le risibili inquietudini pseudo shakespeariane ed autenticamente complottiste (nel senso che gli desti tu nella tua bella "Critica della Ragion Cospirazionista"): quello della sopravvivenza di 1 (un) documento di un dirottatore, nel mare di altri oggetti appartenenti, ahimè, alle vittime e non ai carnefici e sopravvissuti parimenti al disastro?

    E che si schiera senza se e senza ma da una parte sola, quasi che in un conflitto infinito come quello israelo-palestinese (ma per come la vedo io sarebbe più esatto dire ebraico-musulmano) le ragioni fossero tutte al di là ed i torti tutti al di qua della barriera di separazione?

    Cosa pretendevi: ampiezza di vedute?
    Capacità e desiderio di comprendere e non fraintendere?

    La caccia alle streghe, intesa come metodolo e come strumento di demonizzazione, appartiene al nostro tempo quanto appartenne ai secoli del Santo Uffizio.

    Ed è, anzi, sempre più la scappatoia di chi non ha voglia, intenzione o capacità di dialogare con l'altro da sé.


    p.s.
    Un saluto e un buffetto al buon Harvey: se non lo fai tu, un post, appena possibile, glie lo riserverò io...

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  2. p.p.s.
    Figurati se non dimenticavo la spuntina malefica...

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  3. Perdonami la franchezza, Thomas, ma cosa pretendevi da uno che pubblica uno scambio privato di mail?

    In effetti non c'è da aspettarsi molto, e a dire la verità non ci sarebbe neanche da infierire su un personaggio simile, che non gode della popolarità di altri suoi colleghi più fortunati o più furbi che vengono invitati a Matrix e al Maurizio Costanzo Show (e per quanto mi irriti il suo vittimismo).
    Ma non posso nascondere che mi ha amareggiato che la maggior parte delle reazioni, invece che di compatimento per le condizioni mentali di Barnard, siano state di stigmatizzazione nei confronti di Travaglio.

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  4. Come ti dicevo, Thomas, la caccia alle streghe appartiene al nostro tempo.

    Fu reintrodotta dai totalitarismi e dai regimi di metà secolo, cancellando con pochi colpi di spugna tante conquiste dell'illuminismo.

    Oggi, in molte forme, è particolarmente à la page: è un modo semplice, economico ed efficace per accorpare ed unificare parte della platea, quella che ci interessa, a spese dell'altra parte, quella che si identifica col nemico occulto, invisibile ed intangibile.

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  5. Non ci arrivate proprio...

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  6. Ben felice!
    Il giorno che il mio cervellino da somaro comincerà a ragionare per stereotipi e preconcetti, mi dedicherò all'ippica.

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  7. No, non ci arrivo proprio. Sarei tentato di chiedere lumi, ma ho paura delle eventuali risposte.

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  8. Giusto per fare un po' di chiarezza:
    punto 1: la sostanza dello scambio di mail non si può affatto sintetizzare in "Travaglio è famoso quindi in automatico un uomo molto peggiore di Barnard". Il concetto di "cultura della visibilità" a cui Barnard si riferisce è un tantino più complesso, se non avete interesse ad approfondirlo (forse per paura di dover mettere in discussione le convinzioni a cui siete aggrappati?) il problema è vostro.
    Punto 2: nessuno accusa Travaglio di fare subdola propaganda sionista... tutto iniziò quando Barnard gli spedì il suo libro "Perchè ci odiano" perchè erano autori della stessa collana, la Futuro Passato della BUR convinto, come lui stesso scrive, di fargli cosa gradita. Il fatto che sia un tema piuttosto lontano dalle cose di cui Travaglio si occupa normalmente non ha alcun senso... non occorre essere un docente universitario per interessarsi alla questione mediorientale.
    Se oggi hai deciso di essere filo-israeliano insieme al tuo idolo sei liberissimo di farlo... ma cerca di essere più onesto quando scrivi, sopratutto con te stesso.

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  9. a) elevare le frustrazioni di Barnard "a concetto della cultura della visibilità" mi pare troppo
    b) Travaglio non è il mio idolo, ma lo ascolto sempre volentieri
    c) non me ne frega niente delle sue convinzioni sulla questione mediorientale, ma se me ne importasse qualcosa, al posto di Barnard avrei cercato un dialogo, invece di scappare urlando "Allarmi, al sionista!" non appena si è accennato a una vaga presa di posizione filo-israeliana. A proposito di voler approfondire...
    d) niente lezioni di onestà

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  10. A me risulta che Barnard non è affatto scappato e che al contrario Travaglio ha troncato la discussione comunicandogli di essere entrato ufficialmente nella posta indesiderata...

    Hai ragione, niente lezioni di onestà.

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