Oltre ai calendari e ai poster e alle biografie e alle raccolte fotografiche e a tutto quanto il tradizionale campionario di gadget abbaglia-funz c’è un tipo di spin-off commerciale molto diffuso che non può mancare sulla scia di un grosso successone cinematografico / televisivo / editoriale, è lo spin-off filosofico, vale a dire: si ingaggia una dozzina di avviliti contrattisti universitari, dispostissimi a subire le peggiori mortificazioni personali pur di grattare due spiccioli di straforo, e li si mette a setacciare il film di successo (o il serial televisivo o il cartone animato o il romanzo o il fumetto o quel che è) per tirarne fuori qualche pretestuosissimo appiglio utile ad appiccicarci sopra questo o quel pezzettino del manuale di storia della filosofia - ogni contrattista fa il suo piccolo saggetto divulgativo copiaincolla e tutti i saggetti messi assieme fanno il libro La filosofia di,
Betty Moore affronta una piaga sociale della quale avrei voluto occuparmi anch'io, un giorno di questi. Ma sono contento che lo abbia fatto lei. La lovvo tantisssimo.
Non mi resta che sperare che anche Edward si avveleni con un pò di cicuta.
RispondiEliminaChe poi Wiki -- OPZ! come non detto ;-)
RispondiEliminaOT (ma non trovo il modo per scriverLe in privato):
RispondiEliminaProprio ieri, dialogando con un mio professore, ho scoperto la super-computazione. Era un pensiero fisso che mi assillava, ma non sapevo che avesse assillato gente prima di me, e soprattutto che questo pensiero avesse un nome ed una letteratura.
Sarei molto felice di leggere un post su quest'argomento, cosa ne pensa?
Saluti.
Faccio outing: ho comprato un libro del genere, a proposito di Matrix, per la tesina di quinta superiore (no, non l'ho fatta su Matrix, ho fatto in modo di infilarci dentro pure il film).
RispondiEliminail libro è questo:
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-non_specificato/sku-12028370/dentro_la_matrice_filosofia_scienza_e_spiritualita_in_matrix_.htm
Non sono riuscito a leggerlo, mi sono perso in un capitolo iniziale, non capivo una mazz di niente.
Ma è tutta tutta fuffa? Matrix aveva fatto discutere all'epoca per aver ripreso un sacco di tematiche filosofiche: se vederlo in chiave marxista è chiaramente tirato, vederci la storia della caverna di Platone o i cervelli nella vasca di Putnam mi sembra meno azzardato, no?
Mi sembra abbia poco a che vedere con Twilight.
Credo che la moda sia cominciata proprio con Matrix, ma almeno lì gli appigli c'erano, indiscutibilmente. Che poi da lì sia partita una tendenza anche in ambito scolastico-didattico a presentare i temi filosofici facendo riferimento al blockbuster di turno, di solito con molta superficialità, è un altro discorso.
RispondiEliminaMichele: non sono sicuro di sapere cosa sia la supercomputazione. Mi puoi dare un link?
1) Che bello, 'sto twilight è un'altra di quelle rumorose vaccate mainstream kitsch che mi sono perso e intendo continuare a perdermi.
RispondiElimina2) I fratelli Wachowski stanno alla filosofia come Bertrand Russell sta alla mitilicoltura.
Ho visto quel troiaio demenziale di matrix un paio d'anni fa e ne ho concluso che avrei preferito guardare "La mia notte con Maude", "Un cuore in inverno", "Un incantevole aprile" e perfino "Pigreco il teorema del delirio", s'intende legato alla seggiola alla Alfieri. Volli, e volli sempre, fortissimamente volli...
3) Michele, su Internet ci si dà tutti cameratescamente del tu, per un allegro e corposo pacchetto di motivi che vanno dalle origini anglosassoni della telematica alla sua primeva natura liberale e nobilmente egalitaria, inter pares.
4) Presumo che tu stia parlando dei domini di computazione super-Turing, ossia di paradigmi che includono l'infinito attuale. Se ne occupava, tra l'altro, anche il mitico Ignazio Licata nell'ambito dei suoi studi sulla complessità.
Si esatto Leibniz. Vorrei che ci si confrontasse su questo.
RispondiEliminaSarebbe molto interessante per me.
Grazie.
No, "un cuore in inverno" no...
RispondiEliminaAffascinante, ma io ero rimasto alla semplice (si fa per dire) computazione quantistica. Sono disposto ad ospitare discussioni o anche interi post sull'argomento.
NOOOOO la filosofia di Twilight NOOOOO
RispondiElimina"Ho visto quel troiaio demenziale di matrix"
Calma: non sarà di sicuro un "film filosofico" (ma può esistere un film che parli di filosofia? Non credo) ma Matrix (l'originale, intendo, non gli orridi sequel) è un capolavoro della fantascienza degli anni Novanta (anche se è una copia, ahem, "citazione" di Ghost in the shell).
Non paragonatelo a "Pi, il teorema del delirio" (buffonata senza capo nè coda) nè a Twilight (Harmony con i vampiri).
Sono d'accordo sulla piaga delle opere di "filosofia pop", ma non buttiamo il bambino (i film) con l'acqua sporca. ;)
Sono d'accordo, soprattutto per le parti di azione. Anche perché ritengo che un film sia tanto più "filosofico" quanto meno contiene filosofia esplicita.
RispondiEliminaPersonalmente trovo che matrix sia un brutto film, in generale: non mi è piaciuto, forse anche perché la fantascienza in genere mi è sempre piaciuta poco, e non capisco gli entusiasmi che suscita.
RispondiEliminaHo visto quel troiaio demenziale di matrix un paio d'anni fa e ne ho concluso che avrei preferito guardare "La mia notte con Maude", "Un cuore in inverno", "Un incantevole aprile" e perfino "Pigreco il teorema del delirio", s'intende legato alla seggiola alla Alfieri
RispondiEliminaValà che tanto lo sappiamo che il tuo nick è in ossequio al secondo episodio della saga dei Wachowsky, mica al filosofo :D
Matrix (il primo) mi è parso un bel film: dall'idea che m'è parsa (ingenuamente?) originale, ai dialoghi, alle scene d'azione, alla colonna sonora, senza contare che l'impressione che se ne coglie "a pelle" è che si tratti di un film strano.
I sequel purtroppo sono infarciti di scene d'azione fini a se stesse (nel terzo poi...).
Che poi da lì sia partita una tendenza anche in ambito scolastico-didattico a presentare i temi filosofici facendo riferimento al blockbuster di turno, di solito con molta superficialità, è un altro discorso.
Be', se vuoi consolarti, nel mio caso no, ho fatto tutto di testa mia :D
Io sarei stato sicuramente tra quelli che "Matrix molto bello" ma ieri sera ho colmato una mia grande lacuna ed ho cominciato a guardare 2001 Odissea nello spazio.
RispondiEliminaDopo i primi 30 minuti sono cambiate tutte le metriche di valutazione di un film. Tutte. :)
Bella forza. Kubrick è la mia unica religione (possa Sua Spaghettosità perdonarmi).
RispondiEliminaCredo che sia una cosa grave: se la metti come "seguendo gli insegnamenti di Kubrick si arriva alla vera religione" è un conto, altrimenti sei su una brutta strada.
RispondiEliminaNon che una o due (o 20 o millanta) eresie non siano interessanti ma, come minimo, bisognerebbe dedicarglici un post.
O una pagina su un'enciclopedia online scritta a più mani.
Se invece te la cavi con 99 tesi (o meglio 42) puoi sempre inchiodarle al portone di casa mia, restano finché piove. Sappidomani è previsto brutto tempo per cui direi di aspettare fino a mercoledì, inoltre è luna vecchia, non so se conviene.
@juhan
RispondiEliminaNon ho capito quasi niente del tuo ultimo intervento. Un dubbio mi attanaglia: o hai scritto volutamente per non fare capire oppure sono terribilmente ignorante.
42 era un'omaggio a Pensiero Profondo? Mi sa d'aver sentito un pò di Martin Lutero ma la "luna vecchia" non l'ho presa... uffy
Michele ci sei, DNA e Lutero sono OK. E mi cadi proprio sulla luna! Mai sentito parlare dell'oroscopo?
RispondiEliminaLa cosa che mi fa incazzare di più in assoluto è la domanda "di che segno sei?".
Questo per gli oroscopi correnti ma io vivo tra i contadini della Padagna e per loro l'oroscopo si ferma alla luna. La semina, il taglio del fieno e degli alberi, la mietitura del grano e del mais, le varie operazioni della vinificazione devono sempre tener conto della fase lunare. Purtroppo i contadini non sanno raccontare queste cose; devi impararle sul campo (com'è venuta bene) e ci vuole una vita. Altrimenti puoi citare a sproposito come faccio io.
Possano le Pappardellose Appendici di Sua Pastosità portarti una buona serata, RAmen.
Thomas, non preoccuparti.
RispondiEliminaSir A.C. Clark e Kubrick sono manifestazioni immanenti di Sua Spaghettosita', quindi adorarle non e' eresia.
Al limite culto delle icone.
Saluti
Michele