giovedì 29 luglio 2010

la colonna infame


Quando il 24 aprile del 2007 vennero arrestate 6 persone (tre maestre d'asilo e un maestro che era anche autore televisivo di popolari programmi per l'infanzia, un custode, e un benzinaio cingalese), per presunte violenze e abusi commessi ai danni dei bambini di un asilo del comune di Rignano Flaminio, dando il via a uno dei più clamorosi casi giudiziari italiani degli ultimi anni, posso vantarmi di essere fra quelli che non credettero neanche per un istante alle accuse, fin dal primo giorno.

Non ci credevo perché ritenevo semplicemente impossibile che, per coincidenza, ben cinque pedofili (fra cui tre maestre donne) si trovassero a lavorare nello stesso asilo (cercando la complicità di un povero benzinaio extra-comunitario), e altrettanto impossibile che la coincidenza fosse dovuta alle manovre di una potente organizzazione internazionale pedofilo-satanista, con agganci nel sistema scolastico e politico, che era la tesi con cui si ribatteva, appunto, allo scetticismo.

Il caso inoltre mi sembrava curiosamente troppo simile a quello avvenuto negli Stati Uniti dell'asilo McMartin, sul quale avevo visto un film per la tv con James Woods, e che si era rivelato un esempio paradigmatico di isteria collettiva (basti pensare che nei racconti dei bambini venne implicato persino Chuck Norris, e che si favoleggiava di labirintici tunnel sotterranei sotto l'asilo); talmente simile che trovavo stupefacente che nessuno degli inquirenti ci avesse fatto caso e non si fosse fatto venire qualche dubbio.

Il fatto che pochi giorni dopo gli arrestati vennero rilasciati, prova del fatto che il castello accusatorio era piuttosto fragile, non mi consolò molto, in quanto sapevo che ormai la vita di quelle persone era stata irreparabilmente danneggiata. Quello che non sapevo è che si trattava solo dell'inizio, e che avrei dovuto assistere alla incredibile incapacità dei giudici di riconoscere un errore e alla diabolica ostinazione nel volere a tutti costi non scagionare degli innocenti, e che il caso si sarebbe protratto fino ai nostri giorni, non essendo ancora giunto a una conclusione. Intanto, Rignano Flaminio era anche diventata il set di vari personaggi sinistri in cerca di notorietà, come l'onnipresente avvocato Taormina.

Cercando notizie sul caso nella rete, mi imbattei in diversi siti interessanti che conducevano una battaglia a favore della presunzione d'innocenza e documentavano i vari casi di cattiva gestione della giustizia nelle accuse di abuso sessuale, denunciando un clima di caccia alle streghe che stava prendendo piede nel nostro paese.

Fra questi, mi colpì molto il blog di un tale che si firmava col nick "il Giustiziere". Era un blog strano, perché pur ricco di documentazione, invece di mantenere uno stile asettico e istituzionale faceva anche largo uso dell'arma dell'ironia e della provocazione, non esitando a criticare, talvolta anche pesantemente e in modo discutibile, persone che riteneva responsabili di condotte non etiche e non finalizzate alla ricerca della verità. Scoprii tramite quel blog che Rignano Flaminio in realtà aveva dei precedenti, che non era il primo caso di caccia alle streghe in Italia legata alla pedofilia. Scoprii anche che esistevano delle associazioni che sembravano aver avuto un certo ruolo ben preciso nell'importare in Italia l'isteria anti-pedofila, che già in America aveva mietuto le sue vittime, e i cui nomi continuavano a saltare fuori nei vari casi di presunto abuso.

Una caratteristica di queste associazioni era l'accettazione delle più becere teorie complottiste (la grande organizzazione massonico-giudaica-satanico-pedofila), forse perché avendo come scopo l'assistenza legale delle famiglie vittime di abuso, non potevano riconoscere pienamente il fatto che la quasi totalità dei casi di abuso infantile avviene in realtà all'interno delle famiglie stesse (un interessante caso di conflitto di interesse). Fu così, anche, che feci la conoscenza di Massimiliano Frassi, e del suo blog, che ha davvero poco da invidiare, come stile e qualità, anche dei commentatori, a quello di uno Straker. Le lotte e le polemiche fra il Giustiziere e Frassi mi appassionavano, come mi appassionava, e un po' mi appassiona ancora, la divertente guerra fra sciachimisti e debunker (anche se in questo caso c'è poco di divertente).

Il mio è un blog anti-complottista, si occupa di molte cose (un po' di tutto, diciamo), ma la lotta alla forma mentis complottista è sempre stata una delle sue ragioni d'essere (è nato proprio per poter meglio esprimere quello che già andavo dicendo in vari forum), eppure non si è mai occupato di Frassi (l'avrò menzionato, un paio di volte), e questo per un semplice motivo. Ho paura. Ho paura perché considero Massimiliano Frassi una persona davvero pericolosa. Perché se essere accusato di fare parte dello SMOM, oppure di essere un rettiliano, può essere divertente, non è affatto divertente essere chiamato "amico dei pedofili" o addirittura un pedofilo. Cosa che succedeva quotidianamente al Giustiziere così come a molte altre persone che avevano la sua stessa visione. Paura anche perché Frassi grazie alla sua associazione di lotta alla pedofilia (Associazione Prometeo) è un personaggio che gode di certi appoggi istituzionali: non può essere considerato, come molti complottisti, un semplice e tutto sommato innocuo psicopatico.

Però sono successe un paio di cose, negli ultimi giorni: la prima è che il blog del Giustiziere (che si chiama Stefano Zanetti, ed è un sociologo) è stato interamente oscurato dalla magistratura su richiesta di Massimiliano Frassi, con l'accusa di diffamazione. Una misura da molti ritenuta eccessiva: non si discute che la diffamazione, se avvenuta, sia un reato da punire, solo che dal blog non sono stati tolti solo i post ritenuti diffamatori, ma il giudice (che a sua volta era stato precedentemente criticato da Zanetti e che si è distinto anche per aver oscurato Pirate Bay) ha tolto a Zanetti l'intero strumento del blog in modo da impedirgli addirittura di comunicare ai suoi lettori ciò che stava avvenendo o di esprimere qualsiasi altra considerazione. Una misura che possiamo definire medioevale, oltre che inutile, visto che Zanetti ha aperto un altro blog, dove si limita a informare sulla sua vicenda giudiziaria (un resoconto della storia è anche qui).

Sono le stesse considerazioni, queste, che ha fatto un blogger assai famoso (della relativa fama di cui godono i blogger) sul sito dell'Unità, criticando appunto il provvedimento giudiziario. Blogger che da ora in poi chiameremo "coso" per motivi che saranno chiari in seguito. Coso è un professore delle medie, dettaglio non insignificante, svolge cioè un mestiere che lo mette a contatto con i bambini, e con i genitori dei bambini, e ha scritto un post dove prende le parti di Zanetti contro il provvedimento che lo ha colpito, senza neanche attaccare Frassi direttamente (tre anni fa coso aveva scritto un pezzo dove criticava il blog di Frassi puramente per questioni estetiche e di forma, che pure non sono indifferenti).

È stato coraggioso, perché sicuramente sapeva in cosa rischiava di cacciarsi, eppure credo sia lo stesso rimasto sorpreso quando, nel sito di Indymedia di Roma, è apparso un articolo anonimo dove lo si accusava, guarda un po', di essere un membro della lobby pedofila, dove veniva pubblicata una foto con "la sua lurida faccia di pedofilo", lo si minacciava, e si diceva anche in quale cittadina insegnava. Se faceste una ricerchina su Google, col suo nome e cognome, fra i primi risultati apparirebbe quell'articolo, che gli amministratori di Indymedia si sono rifiutati di togliere (e qui ci sarebbe un discorso da fare, sull'imbecillità di certi fenomeni della rete, che rimandiamo ad altra data). Un qualsiasi genitore potrebbe googlare il nome del professore di suo figlio, e leggere che è un pedofilo. Non ci vuole molto a capire che è una situazione pericolosa e delicata.

Non ho mai avuto il piacere di incontrare coso, così come non conosco Zanetti, ma è una persona che stimo molto, anche se non sono sempre in sintonia con lui (è persino un credente, per dire) e, per inciso, è il migliore fra i blogger che ci sono in Italia, il migliore dei nostri opinionisti. Ma anche se fosse un idiota che disprezzo, questo non conterebbe nulla. Io dico che non è più il momento di avere paura, e che quel pochissimo che posso fare lo devo fare, cioè parlarne. Queste cose non devono succedere.

Massimiliano Frassi è responsabile delle calunnie contro coso: anche se non le ha ordite lui, ne è il responsabile morale. Le persone come lui vanno fermate. Potrebbero essere in buona fede nella loro lotta alla pedofilia (personalmente ne dubito), ma il danno che procurano non può essere giustificato da nessuna causa.

41 commenti:

  1. Leggendo il tuo articolo, mi e' venuto in mente un caso successo nel 1989, in cui un padre fu accusato di abuso sessuale sulla figlia di due anni in seguito ad una errata diagnosi di medici di un ospedale.
    Le lesioni fu poi appurato non dovute ad abuso sessule. Un anno dopo la bimba mori' di un tumore che era poi la causa prima delle lesioni riscontrate.
    Triste in questo caso fu che un padre amorevole venne sbattuto in prima pagina come un mostro.

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  2. Tra tutti gli articolo che parlano di me, questo é quello che ho letto con più piacere.
    Onorato. Grazie

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  3. Un consiglio:
    "non è uno psicopatico isolato come molti complottisti."... frase un poco pericolosa.

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  4. Ciao, giustiziere. L'onore è mio: solo dovere.

    No, l'accento è su "non è uno psicopatico", non sull'aggettivo "isolato". Ci vuole malizia per leggerla in modo diverso...

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  5. Ti segnalo anche il link di un mio amico:
    http://francescocontini.blogspot.com/2010/07/complottismi.html

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  6. la rete è popolata da un sacco di belle persone. è un piacere ed un onore dividerla con voi. non scherzo.

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  7. Posto che da quando sono padre di due rospi rompiballe sono diventato se possibile ancora piu' intollerante e men che misericordioso verso i pedofili, non posso che concordare con te sulla condanna sia alla caccia alle streghe che agli invasati convinti di partire per le crociate.

    Quanto poi alle azioni del magistrato, ricordiamo solo che molti di loro, causa un'eta' non proprio verde e una formazione prevalentemente umanistica, non saprebbe da che parte inserire un cd nel lettore se non avesse l'etichetta, figuriamoci saper valutare il funzionamento della Rete.

    Saluti
    Michele

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  8. Mi chiedo come sia possibile oscurare un blog senza una valutazione giudiziaria ma solo in base a quella di un pm. Cribbio, il diritto alla difesa dov'è finito? Capisco il sequestro preventivo di un'arma, ma un blog non ammazza nessuno se resta on-line ancora un paio di giorni.

    Sulla pedofilia: siamo ormai in piena isteria. Lo vedo come fotografo: fotografare bambini che giocano è fantastico, la loro felicità e spensieratezza sono uno spettacolo della natura, al pari degli arcobaleni e delle montagne innevate, eppure ormai se lo fai rischi di venire fermato dalla polizia.

    Come ha detto Thomas, il grosso degli abusi avviene in famiglia, ma si cerca sempre il cattivo esterno. Lo schema complottista è sempre quello: la colpa è "dell'altro".

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  9. Io voglio sperare che Coso faccia querela contro l'articolista di indymedia, perché quella sì che è diffamazione bella e buona contatto di invito finale ad ammazzarlo.
    E' ora che questi individui la smettano di utilizzare la Rete come un'arma è che paghino a suon di quattrini le loro conseguenze.

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  10. Coso è la prova che certe persone il male sono incapaci di concepirlo, oltre che di farlo, visto che continua a dialogare con quelle persone

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  11. Quanto poi alle azioni del magistrato, ricordiamo solo che molti di loro, causa un'eta' non proprio verde e una formazione prevalentemente umanistica, non saprebbe da che parte inserire un cd nel lettore se non avesse l'etichetta, figuriamoci saper valutare il funzionamento della Rete

    Proprio qui sta il punto, perche' poi comunque sentenziano su cose che non conoscono senza nemmeno chiedere l'aiuto di esperti.
    Io non ho una grande opinione della magistratura italiana che mi sembra comportrsi come una casta.

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  12. E' molto calzante il paragone tra Frassi e Straker, sei uno dei pochi in Italia che si è accorto che stiamo parlando di un'altra grande teoria complottista, quella del Satanic Ritual Abuse (SRA). Non a caso, si ritrova la stessa reductio ad NWO, cito ad es. le fandonie di Ted Gunderson, un ex agente FBI che persegue da anni la fantomatica organizzazione pedosatanista internazionale degli "Illuminati", ci sarebbero dentro anche alcuni presidenti degli USA.

    Ci sono però forti evidenze per cui questa bufala (SRA) sia più pericolosa rispetto alle altre ed abbia causato danni concreti ben più gravi, nella real life, a singoli cittadini.
    I tuoi lettori sono abituati a questo terreno, per spiegare le proporzioni della catastrofe in corso vi propongo allora un parallelo ipotetico.

    (continua)

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  13. (continua)

    Immaginate che alcuni genitori un po' apprensivi notino comportamenti strani nei loro infanti. Può essere segno che sono infelici o male accuditi, ma quei genitori tendono piuttosto a sospettare qualche strana malattia. Immaginate che scoprano sul blog TankerEnemy che esiste il morbo di Morgellons e allora iniziano a far domande ai figli per scoprire se non abbiano mai notato nulla di strano sottopelle. Alcune portano i figli da Straker e si fanno dare il nome di una psicologa volontaria che le aiuti a far aprire il bambino, reticente in modo sospetto. Insistono tanto che i bimbi alla fine si mettono a raccontare di essersi visti addosso un sacco di impianti bioplasmatici, e iniziano a grattarsi ovunque quando si accorgono che fa molto effetto sulla mamma. I loro pediatri smentiscono tutto, ma le mamme non si fidano più, quello che i bambini hanno detto alla psicologa deve essere vero.

    Fin qui tutto sommato una storia di ordinaria nevrosi quotidiana, ma ecco l'incredibile colpo di scena istituzionale: le mamme si rivolgono alla polizia, il procuratore locale conosce Straker e ha sentito dire che sia uno molto impegnato per la difesa della salute pubblica.
    Parte l'indagine, ma invece di mandare i bimbi al laboratorio per cercare i morgelloni col microscopio, li mandano subito ad un'altra psicologa, per raccogliere la testimonianza "in sede protetta". Quelli, che non ne possono più di tanta pressione, ripetono tutto e riprendono a grattarsi in modo ormai isterico, quasi scarnificandosi. Usciti dal colloquio, trovano ad attenderli fuori dalla porta i loro genitori in compagnia di Straker, sempre pronto a fornire loro conforto morale, ha anche riempito il blog di dettagli della vicenda e di invettive contro le bestie: i piloti del NWO.
    La psicologa del giudice intanto è rimasta scossa da quello che ha sentito, mai le era capitato di sentire parlare di morgelloni così grossi, e scrive al procuratore che la loro testimonianza è certamente attendibile.
    Il procuratore si fa dare la lista dei piloti dei voli che hanno sorvolato la zona nella settimana in cui le mamme hanno notato i primi sintomi. Trova anche la foto di un veivolo che rilasciava strane scie persistenti di vapore dalle ali. Risale al codice di quel volo.
    Dopo qualche mese, i tre piloti di quel volo e le loro hostess si trovano alla sbarra e vengono condannati a pene durissime.
    Il giudice scrive nella sentenza che i bambini non potevano mentire, perchè non possono mica sapere cosa sono i morgelloni e poi perchè mai dei bambini avrebbero dovuto calunniare dei piloti d'aereo?
    In altri processi simili, il procuratore neanche interroga i bambini, perchè le associazioni di tutela minorile dicono che potrebbero venire traumatizzati, allora ascolta solo il racconto riferito dalle loro mamme. Alla fine si arriva comunque alla condanna, in sentenza c'è scritto che una madre non mente mai quando c'è di mezzo la salute dei figli.

    (continua)

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  14. (continua)

    Vi sembrava un delirio? E' ovviamente una favola, nulla di tutto ciò è mai avvenuto a Straker (mi scuso coi piloti che leggono, se un brividino vi fosse corso lungo la schiena). Ma ricalca da vicino ciò che nella realtà (RL) è successo ad alcuni gruppi di maestre, bidelli, suore, condannate al carcere e a risarcimenti milionari per aver sottoposto gruppi di bambini, durante l'orario scolastico, a orge sataniste e pedopornografiche, con tanto di cappucci, punture sul pisello, brindisi con coppe di sangue, animali gettati nel fuoco.
    Ci sono stati magistrati che ci hanno creduto, fuori di favola.
    In alcuni di questi casi, la consulenza alle famiglie era stata fornita da Massimiliano Frassi.
    Alcuni dei casi sono stati poi ribaltati in appello o in Cassazione, a Brescia ad esempio sono (quasi) tutti assolti dopo 7 anni di processo e decine di mesi di carcerazione preventiva.
    Altre vicende come quella di Rignano Flaminio sono ancora in attesa di giudizio, a tre anni di distanza ormai da quel giorno in cui una signora rignanese, preoccupata da quello che stavano riferendo altre mamme dell'asilo Olga Rovere, trovò su internet il blog di Frassi.


    [mi scuso con Thomas per la lunghezza dell'intervento e lo ringrazio sentitamente per il sostegno]

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  15. Caso reale (avvenuto lontano da casa mia, ovviamente ometto i nomi).

    Un bambino ha comportamenti bulleschi. Le maestre, esauriti i metodi canonici per cercare di controllare la cosa, chiamano i genitori. Il padre si infuria: che le maestre la smettano di diffamare il suo angioletto, altrimenti le denuncerà per abusi sessuali. Sanno tutti che è falso, ma sarà la sua parola di genitore contro la loro, e si sa come va a finire.

    Un altro caso, più "normale". Una bambina di 4 anni, in una famiglia con problemi (genitori separati e lontani, sta con la madre che ha una vita piuttosto sregolata), mostra atteggiamenti un po' strani, molto esibizionista, ma direi ancora normale per la sua età. La mamma si preoccupa, e comincia a chiederle informazioni. Alla fine comincia a chiederle se in asilo la "toccano", dove, per caso sulla passerina? A domande così precise la bambina finisce ovviamente per rispondere di sì. La mamma è ora convinta che sia successo davvero, per fortuna della maestra il tutto è successo molto, molto lontano.

    Non ho dubbi che POSSANO esistere casi di abusi sessuali, ma dopo queste due brevi esperienze tendo ad essere molto scettico a riguardo.

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  16. Ciao.

    Anche io posso parlare di un caso concreto successo nella scuola di mia madre che non è finito sui giornali per pura fortuna.

    La storia è questa.
    Un'alunna della locale scuola media rivela di essere stata violentata al parco da altri alunni della stessa scuola. E a chi lo rivela? Ad una delle insegnanti che è molto sensibile alle problematiche giovanili, tant'è che fa opera di volontariato in un'associazione.

    Allora che fa questa insegnante? Comunica la cosa ai colleghi, va anche dai carabinieri (i quali rispondono che sarebbe il caso di attendere un riscontro medico!), convoca i genitori dei responsabili e mette in piedi un mezzo casino.
    Il tutto con mia madre e gli altri colleghi che le hanno cominciato a dire "frena" quando hanno saputo chi era la ragazza e chi erano i "violentatori".
    Questa è andata avanti a parlare di "vita rovinata", di società insensibile quando si parla di donne violentate ed altre amenità simili...

    Alla fine la convincono ad aspettare il referto medico... E lì c'è la "sorpresa": non ci sono segni di violenza di alcun tipo (lividi, botte, graffi... NIENTE!) e nemmeno alcun segno di eventuali rapporti sessuali.

    Alla fine la ragazzina ha confessato di essersi inventata tutto perchè uno dei "violentatori" era il suo ragazzo e l'aveva appena piantata!

    Domanda: che sarebbe successo se tutte le persone coinvolte nella faccendo si fossero comportate come quella insegnante?

    Quoto Gianni...
    Nessuno nega che ci siano violenze (sessuali e non) e nessuno nega che queste vadano punite (le violenze sessuali, poi, andrebbero punite di più e con molte aggravanti nel caso in cui le vittime siano bambini) ma non si può procedere "alla cieca" come purtroppo mostrano di fare troppe persone.

    Nel caso di Rignano io ho avuto dei forti dubbi, grosso modo per gli stessi motivi illustrati da Thomas.
    Nel caso in cui non venissero fuori delle vere prove e gli accusati venissero scagionati, la domanda è: chi paga per aver ingiustamente accusato queste persone?

    Jabba

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  17. Non ricordo bene, ma mi pare che un amico mi abbia raccontato che questo "giochetto" è previsto dal codice penale di Istraele (anche se non lo fosse, comunque, è un esempio esemplare di punizione).

    Comunque ecco cosa mi ha raccontato questo mio amico.
    Se Tizio accusa volontariamente Caio di un reato sapendo che Caio è innocente, allora Tizio verrà condannato alla pena prevista per il reato di cui accusava Caio.

    Pensateci un momento...
    Quanta gente innocente non sarebbe finita a fare anni di porcessi per poi vedersi sacagionata con formula piena da tutte le accusa?

    Jabba

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  18. Dubito pure io della buona fede... Ohhh, come ne dubito <_<...

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  19. Prevedo che questo blog sparirà su blogger.com a breve!

    Non lo sapete che è grave più dell'omicidio e dello stupro criticare chi lotta alla pedofilia ?

    Infatti loro dopo saranno autorizzati a scannarvi in pubblica piazza con articoli "un pò cosi" che appariranno su vari siti e forum....... :D

    Bel post :D

    PS: OpenID non funziona su blogger.

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  20. La mia personalissima opinione è che la caccia alle streghe dello SRA serva a coprire le manchevolezze e le storture di chi crede a questo fanta complotto.
    Vi faccio un esempio concreto e molto triste:

    ITALIA
    Dialogo con alcuni parenti in merito ai casi palesemente assurdi farciti di pedofil-satanismo, asili che hanno più tunnel di una cripta in d&d, ecc...
    Mi saltano alla gola come protettrice dei pedofili(*), bastarda che non crede ai poveri bambini, ecc....


    KENYA
    Stessi parenti, in una discoteca locale. Vedere puttane fra i 7 ed i 10 anni purtroppo è cosa comune, cosa altrettanto comune è vedersi i bravi bianchi (con tanto di crocifisso al collo) portarsele in spiaggia o i camera per abusarne.
    Un sera non ci ho visto più e ne ho preso uno per il collo.
    La gente mi è saltata al collo chiedendomi perchè me la prendevo con un poverino che vuole solo rilassarli e che "qui è normale".
    Quando gli ho detto "se è tanto normale dagli tua figlia" mi hanno risposto che "ehm, ma è diverso".
    Morale? Se è nera\o e povera\o non è umana e non è bambina, puoi farci quel che vuoi.


    (*) La cosa assurda è che mi hanno accusato di essere una "amica dei pedofili", quando sanno benissimo
    che purtroppo fra 9 e gli 11 io ho dovuto subire molestie da un amico di famiglia.


    Scusate il post fra il resoconto e lo sfogo ma certe forme di ipocrisia volte ad auto assolversi e dimenticare le VERE vittime mi mandano fuori dai gangheri.

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  21. Conoscevo il caso McMartin (sono stato il primo a scrivere la pagina apposita sulla Wiki italiana, anche se poi si è arricchita di contributi altrui per fortuna), e condivido al 100% i contenuti dell'articolo. Il complottismo sulla pedofilia è facilissimo grazie all'isteria che circonda l'argomento, e i danni che ne derivano colpiscono non solo gli innocenti accusati, ma anche le vere vittime, che si trovano in contesti molto meno "mediatici" e controllabili delle scuole...

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  22. E io che pensavo che peggio di complottisti fascistoidi e razzisti non ce ne fossero...
    Tutta la mia ammirazione per Coso, per quello che può valere :(

    Terra Nova

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  23. Consiglio di lettura per l'ombrellone alla redazione di Roma: Heinrich Böll, http://it.wikipedia.org/wiki/L'onore_perduto_di_Katharina_Blum
    con i Complimenti di un signor nessuno.
    Claudio

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  24. @Iilaiel, capisco cosa dici quando sei "dubbiosa" a certi casi di pedofilia in italia.

    Se dicevi lo stesso della Franzoni, non ti davo dell'amica degli assassini ad esempio.

    Ps: Capisco che fa rabbia vedere qualcuno che usufruisce della prostituzione minorile pre puberale in ceri paesi, se poi eri una vittima di tali abusi, la rabbia aumenta, però non lasciarti andare alla rabbia, perchè finiresti nei guai a prescindere.

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  25. Comunque, il problema maggiore per i bambini in Italia sono quelle organizzazioni che aiutano le donne separate a costruire false accuse tali da poter accedere al patrocinio a spese dello stato, e quindi anche false accuse di pedofilia.

    Anche questa è una infame forma di pedo-criminalità di cui la magistratura dovrebbe occuparsi.

    Ad esempio, se una associazione femminista pubblicizza su internet le proprie avvocate come molto valide nell'AGGIRARE le leggi, forse la magistratura farebbe bene ad indagare e chiarire, magari mandando una poliziotta che si presenta come donna separata bisognosa di aiuto?

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  26. Qui è tutto da brividi, il post ed i commenti...

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  27. Leggendo il tuo articolo, mi e' venuto in mente un caso successo nel 1989, in cui un padre fu accusato di abuso sessuale sulla figlia di due anni in seguito ad una errata diagnosi di medici di un ospedale.

    Dovrebbe essere successo nel 1990: me lo ricordo perché la famiglia in questione faceva Schillaci di cognome.

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  28. Bravo Thomas, ti avevo già letto qualche volta, ma qui ti sei veramente superato. Ottimo post, è bello vedere che esiste gente coraggiosa in questo paese.

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  29. Avendo una bimba di poco più di un anno, sono diventato sensibilissimo alla questione "pedofilia" e "abusi sessuali" dedicando molti post all'argomento.

    In effetti il solco tra "errore" e "verità" è sempre molto sottile in questi casi e dove c'è un confine difficile da definire, l'immondizia si accumula.

    A me aveva fatto molta impressione il caso dello zio di una ragazza che non gliela voleva mollare al fidenzato accusato di avere molestato la ragazzina perchè lei non voleva cedere alle avances senza però essere scaricata dal suddetto moroso. Il marchio di infamia, in questi casi, non si toglie, perchè, in ogni caso, ci sarà sempre qualcuno che penserà che "ma se ha pensato a lui, sotto sotto ci deve essere qualcosa". E' un inferno dantesco.

    Fino a che qualche mentecatto pontifica urbi et orbi che l'11/09 è stato un autoattentato con la termite e la terra cava, ci si fa una risata, quando si vengono a sapere di queste associazioni che sfruttano la psicosi trattata nel post, un brivido lungo la schiena corre, perchè ognuno di noi potrebbe finire nel mirino senza aver la minima idea di cosa stia succedendo e, ovviamente, la minima colpa.

    Grazie per il post, comunque, davvero bello.

    Cordialità

    Attila

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  30. Rado, l'accusa di pedofilia e' del 1989, nel 1990 la povera Miriam e' morta a causa di un teratoma.

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  31. Hai ragione: ora che mi sovviene ricordo che appresi la notizia da radio capodistria in sloveno, con mio padre che tradusse al volo che era morto Schillaci.

    Fra l'altro doveva essere lo stesso periodo in cui un'infermiera chiamò i poliziotti perché aveva trovato un neonato morto nel giardino dell'ospedale, corpicino che si rivelò essere... una semplice bambola di plastica.

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  32. Libro pubblicato dal Frassi

    Impero light

    Dalla periferia al centro del nuovo ordine mondiale

    Massimiliano Frassi, Michael Ignatieff

    Ecco che compare l'onnipresente NWO.
    Comuque il Frassi, come ben dici Thomas, e' bene introdotto negli ambienti che contano.

    Ecco una serie di benemerenze :

    Massimiliano Frassi è stato insignito di numerosi riconoscimenti tra cui il premio Kiwanis - We Build International 2000, la medaglia della Polizia di Stato, conferitagli dal Questore di Bergamo nel 2003 e la medaglia d’oro del F.B.I., assegnata a lui (ed alla Prometeo) dal responsabile della storica F.B.I. di New York nel 2004. La sua associazione (unico caso in Italia), nel 2006, ha conseguito il prestigioso Premio Livatino, intitolato al noto Giudice anti-mafia, "pro bene justitiae".


    Che tristezza :(((

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  33. Fra i molti libri che ha scritto, può interessare i cultori del trash "Ho conosciuto un angelo. La storia di Tommaso Onofri", biografia di Tommaso Onofri (dalla nascita al rapimento) scritta grazie all'amicizia contratta con i genitori. Particolare curioso, il padre di Tommaso Onofri (oggi in coma in seguito a un'infarto) ha patteggiato una pena per detenzione di materiale pedopornografico, ma per lui Frassi ha fatto un'eccezione e l'ha perdonato.

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  34. @ The Foe-Hammer

    "Impero light - Dalla periferia al centro del nuovo ordine mondiale"
    viene attribuito su un paio di siti a Massimiliano Frassi e Michael Ignatieff, ma credo sia un semplice refuso del loro database, Frassi non credo abbia nulla a che vedere con quel libro, controlla ad esempio su altre librerie online:
    http://www.ibs.it/code/9788843026876/ignatieff-michael/impero-light-dalla.html

    Fino ad oggi, non mi risulta che le teorie di Frassi si siano mai spinte fino al NWO o roba simile. Resta comunque un sostenitore dell'idea delle lobby organizzate e infiltrate fino a livelli alti dell'amministrazione pubblica.
    Ad es, ogni volta che non gli funzionano i commenti sul blog o Splinder va giù, scrive subito un messaggio ai suoi fans per alludere che sia un attacco di potenti hacker pedofili. Lo fa anche quando cambiano le indicizzazioni del suo sito su Google, se scende di posizione son subito invettive contro la lobby dei pedofili che vorrebbe tappargli la bocca.

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  35. mi sembrava strano avesse pubblicato un libro con Ignatieff (che è autore importante d'oltreoceno)

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  36. In effetti Ugo e Thomas, ho visto il titolo su Macrolibrarsi, noto sito per la vendita di libri dai contenuti piu' strampalati.
    In effetti su IBS il libro e' attribuito a Ignatieff solo, e dal sunto del contenuto non sembra parlare affato di NWO ed idiozie simili.
    Chido venia :)

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  37. ma per lui Frassi ha fatto un'eccezione e l'ha perdonato.

    Bella roba sto Frassi, perdona un condannato per detenzione di materiale pedopornografico !!!
    Che Dio scampi i bambini da un tale loro presunto difensore ...

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  38. Votato!
    Un saluto affettuoso
    G.M.

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  39. Ho riletto molto di recente la "Storia della colonna infame", che citi nel titolo del post.

    Mai scelta fu piu' azzeccata.

    Sostituendo "perizie psicologiche" a "tortura", molti passi si possono riprendere integralmente.

    Il Manzoni faceva notare che non si poteva usare (neppure per il codice penale del '600) la confessione sotto tortura come unica prova in un processo penale. Erano previsti dei riscontri oggettivi indipendenti dalle parole degli indagati (torturati).

    Qui mi sembra che il tema ricorrente dei casi citati in questo articolo siano processi (arrivati anche a condanne di primo grado) in totale assenza di riscontri indipendenti dalle testimonianze dei bambini coinvolti, testimonianze involontariamente "manipolate" (" Il difensor del Padilla osserva, con gran ragione,
    che, «sotto pretesto di confronto», fecero così conosce-
    re al Mora «quello che si desiderava dicesse».
    ").

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  40. Ottimo post, che condivido dalla prima all'ultima parola.
    Colgo l'occasione anche di fare i miei complimenti per la sua opera benemerita ad "il-giustiziere" il cui blog era tra nella mia lista dei preferiti.

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