giovedì 10 marzo 2011

l'educazione veloce


Il termine "enciclopedia" deriva dal greco enkyklos paideia, termine usato in origine da Plutarco, che significa letteralmente "educazione circolare", nel senso di "completa", chiusa in se stessa come una circonferenza. Tale significato rispecchia evidentemente un ideale di conoscenza obsoleto per la sensibilità critica odierna, popperiana, che preferisce un'educazione così come una società "aperta", non dogmatica.

Ma il sapere può essere enciclopedico, ovvero circolare, anche nel senso che, per quanto vasto e comprendente una grande varietà di soggetti possa essere, deve racchiudere tutto quanta la conoscenza in un formato accessibile, che per quanto accurato sia nella ricostruzione di ogni singolo dettaglio possa anche essere sorvolato a volo d'uccello e compreso nelle sue linee generali in una singola occhiata, così come un mappamondo riassume le singole tavole di un atlante. Ciò che differenzia una mera raccolta disaggregata di informazioni da una vera e propria enciclopedia è appunto il suo essere strutturata in un certo modo, il suo essere dominata e domata entro un certo schema.

È subito evidente, allora, che la compilazione di un'enciclopedia è a priori incompatibile con un punto di vista epistemologico neutrale, e lo è anche con la neutralità politica e ideologica. Rendere visibile la struttura della conoscenza ed evidenziare i rapporti gerarchici fra le varie discipline che la compongono, così come ogni tipo di classificazione sistematica, è sempre un esercizio di potere. Un'enciclopedia paradossale è quella cinese inventata da Borges e discussa da Foucault ne Le parole e le cose, perché la sua classificazione è assurda e inconcepibile, quindi inutile. Non rende più capaci e più abili, anche se forse potrebbe servire (e proprio per questo) a un esercizio del potere di tipo totalitario.

Lo scopo degli enciclopedisti del diciottesimo secolo (Diderot, d'Alembert, e gli altri), era invece quello di emancipare gli uomini del loro tempo dal potere assoluto e arbitrario che si rifletteva nei dogmi religiosi ed ecclesiastici, di cancellare le oscurità dell'ignoranza e la superstizione con i Lumi della ragione, cosa che appunto richiedeva una ristrutturazione del sistema delle conoscenze.

Come nota lo storico Robert Darnton in un saggio sull'Encyclopédie contenuto nel volume Il grande massacro dei gatti e altri episodi della storia culturale francese, un lettore moderno, di fronte alla grande messe di voci enciclopediche collocate in rigoroso ordine alfabetico che riguardano argomenti quali la cardatura della lana o la manifattura delle spille da balia, potrebbe legittimamente chiedersi cosa avesse di tanto sovversivo quest'opera, tanto da essere il simbolo dell'Illuminismo e degli ideali anche politici che portarono alla Rivoluzione Francese.

Nonostante l'ordine alfabetico (ovviamente neutrale), però, altri tipi di ordine e sistematizzazione sono nascosti ad esempio nei rimandi fra una voce e l'altra, che servono appunto a evidenziare i collegamenti fra i vari rami del sapere (in qualche caso i rimandi servono anche ad aggirare la censura inserendo nelle voci collegate contenuti delicati che l'enciclopedista non ha avuto il coraggio di mettere nella voce principale). Ma l'impianto ispiratore emerge invece in modo esplicito nel prospetto (firmato da Diderot), nell'introduzione all'opera (firmata da d'Alembert), e nel grafico che accompagna il prospetto: il "sistema figurato delle scienze umane" (a sua volta ispirato a uno schema simile di Bacone, ma con significative innovazioni).

Ogni tipo di conoscenza, in omaggio all'empirismo lockiano, viene così ricondotto in ultima analisi a tre facoltà dell'uomo (già escludendo in tal modo le verità rivelate della religione): la memoria, dalle quale dipende la scienza storica; la ragione, dalla quale dipende la filosofia; e l'immaginazione, dalla quale dipende la poesia. La scienza di Dio viene messa, insieme alla scienza dell'uomo e a quella della natura, sotto il ramo principale della filosofia (e quindi viene fatta dipendere dalla facoltà della ragione). È pur vero che essa occupa il primo posto (il più alto) fra le tre diramazioni principali della filosofia (ma è sotto l'ontologia), ma si può notare anche che essa è fra tutte la meno articolata e la più povera, oltre al fatto che è collocata pericolosamente vicina alla superstizione e alla magia nera.

Si potrebbero fare ragionamenti simili sulle strategie culturali, esplicite e meno esplicite, che stanno dietro la compilazione di opere come l'Encyclopaedia Britannica, o la Treccani, oppure l'Enciclopedia Einaudi (progetto che io trovo molto interessante, e che purtroppo portò quasi alla rovina la casa editrice). Ma il post si trasformerebbe in una sorta di compendio di storia delle enciclopedie. (Una sola annotazione: le enciclopedie di una volta, affidate ad autorevoli esperti, potevano anche costituire "fonte primaria" oltre che secondaria di conoscenza, permettevano cioè ricerche originali). Mentre l'unico confronto che mi interessa davvero è con quella che viene chiamata impropriamente "enciclopedia" ma che di fatto non lo è per tutti quei motivi che adesso dovrebbero essere evidenti.

In Wikipedia non c'è nulla di simile ad una organizzazione dei contenuti secondo una certa linea editoriale, secondo una certa concezione epistemologica, secondo una struttura gerarchica delle conoscenze. Tutto è inserito in modo casuale, da chiunque ne abbia voglia, e modificabile in qualsiasi momento da chiunque ne abbia voglia. È un'opera talmente aperta, talmente in progress, che nemmeno può essere definita opera. Wikipedia è solo un sottoinsieme dell'internet, è una raccolta del tutto disaggregata di informazioni; altamente connesse, nel senso che pure lei è pienissima di rimandi fra una voce all'altra, ma ancora una volta senza nessun criterio logico superiore che organizzi la strategia dei rimandi, lasciati all'improvvisazione dei singoli utenti.

E non può essere altrimenti, in omaggio alla dottrina del NPOV e dell'apertura del progetto al più grande numero possibile di persone (nessuno è autore di Wikipedia, tutti lo siamo). Quella di Wikipedia non è affatto un'educazione "ciclica" ma è appunto un'educazione "wiki", iperveloce, che passa subito lasciando il tempo che trova. Veloce da assimilare e quindi comoda, adatta alle esigenze della vita moderna.

Ma in realtà nemmeno Wikipedia riesce ad essere davvero politicamente neutrale. C'è evidentemente una visione ideologica anche dietro a un simile progetto, e nella scelta di strutturarlo in tal modo (senza struttura). Il problema grosso, forse, è che qui si può parlare di ideologia proprio nel senso marxiano della parola, ovvero di sovrastruttura che ha lo scopo subdolo di mascherare i reali e concreti rapporti di produzione.

Sotto le parole d'ordine della democraticità e della condivione viene ad esempio mascherato lo strapotere degli amministratori nel decidere anche quanto fa 2+2, nel nome della regola della maggioranza e della rappresentatività. Nel nome della neutralità viene fatto passare il concetto che tutte le idee sono egualmente rispettabili purché un numero (piccolo) sufficiente di persone le sostenga, e devono quindi trovare spazio nel progetto, non importa quanto deviate esse siano. Anche se non è possibile, quindi, inserire le teorie creazioniste nella voce dedicata a Darwin, si lasciano liberi i creazionisti di creare le loro voci e di riempirle di ciò che desiderano, ammucchiando nozioni su nozioni per dare una falsa impressione di autorevolezza alla voce. Non si può sostenere, infine, che sia politicamente neutrale un repertorio di informazioni che assegna una singola voce a ciascun personaggio dei Pokemon, dandole la stessa dignità che viene data a Joyce ed Einstein.

Se l'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert ha preparato il terreno per la Rivoluzione Francese, ci si può ben chiedere quale rivoluzione politica si stia preparando in nome dello wiki-pensiero. Quale società prefigurino gli ideali veloci, wiki, dei seguaci di Beppe Grillo. La nuova democrazia contro la casta, dove invece del più autorevole vince chi strilla più forte e ha più seguaci, a prescindere da quel che dice.

30 commenti:

  1. Inizio da una critica per arrivare sostanzialmente d'accordo con le tue riflessioni.

    Secondo me confondi due accezioni di neutralità, una forte (per capirci: nel senso di "oggettività") e una debole (nel senso di "imparzialità"). Ovviamente un'enciclopedia, come una teoria, é solo un modo di rappresentare la realtà tra tanti. Questo tuttavia non significa che l'enciclopedia non debba e non possa tendere a un'ideale di neutralità "politica", fornendo un sapere condiviso nei limiti di una certa comunità.

    I grandi progetti enciclopedici otto-novecenteschi -- la Britannica, la Treccani, la Universalis -- si pongono su scala nazionale, quasi fossero un'emanazione dell'identità inglese, italiana, francese in forma di sapere. In questo senso, le enciclopedie forniscono un sapere neutrale: ed é la loro funzione fondamentale.

    La "guerra civile latente" che caratterizza la situazione politica italiana contemporanea, per esempio, mi pare appunto il segno di un'incapacità di accordarci attorno a un sapere enciclopedico condiviso (storico, giuridico, culturale, scientifico). L'enciclopedia é la "civil religion" fatta carta. Concretamente significa che nei termini della comunità, su un piano istituzionale perlomeno, cio' che traggo dall'enciclopedia é considerato VERO.

    In questo compito "istituzionale" e addirittura "probatorio", Wikipedia fallisce, perché Wikipedia accetta e fa i conti appunto con la propria fallibilità. Ma non fallisce, come invece tu suggerisci, nel rappresentare un'ideologia, una comunità, degli interessi di classe.

    Innanzitutto, il nucleo di autori di wikipedia é limitato. Sappiamo bene che non vi scrive *davvero* chiunque. Questo ha un impatto qualitativo (c'é uno stile wikipediano, un modo di pensare) e quantitativo (la famosa sproporzione tra argomenti nerd e altri). Inoltre, si scrive entro certe strutture e modi di disporre l'informazione, entro certi protocolli di verifica e convalida. Come noti anche tu, non c'é nulla di neutrale (in senso forte) in wikipedia. Ma c'é sicuramente un'ambizione di neutralità (in senso debole). Wikipedia, dunque, si offre come piattaforma di sapere condiviso per una nuova società, con nuovi rapporti di potere.

    Un po' quello che faceva l'Encyclopédie. Si trattava di un'operazione per imporre l'egemonia borghese, ed é di questo che parlano tutte le pagine sulle arti e i mestieri. In questo senso, in effetti, l'Encyclopédie non é neutrale in nessun senso. E nello stesso propone un nuovo modello di neutralità, e sarà presto "imparziale" per la nuova società, dalla quale saranno state escluse proprio quelle "parti" (clero e nobiltà) che non potevano condividerne l'ideologia...

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  2. È un discorso molto interessante, e in effetti approfondisce alcune questioni che ho trattato in maniera superficiale. Tuttavia ho l'impressione che wikipedia fallisca in entrambi i sensi di neutralità descritti, proprio perché non ha in realtà alcuna proposta di "pacificazione" ma è ormai solo il mezzo attraverso cui si manifesta la "guerra civile latente" di cui parli.

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  3. uhmm, credo che nessuno reputi wikipedia perfetta ma vanno fatte alcune considerazioni e vanno distinti i campi della conoscenza.

    La natura "aperta" di wikipedia ha fatto si che crescesse e che cresca in modo esponenziale anche se, in molti campi del sapere, in modo disordinato. Aperta significa che chiunque può contribuire, ma chi è questo "chiunque":
    - ci sono gli utenti che si sono innamorati di wikipedia e del progetto, si divertono a scrivere e correggere, conoscono le policy e cercano quindi di scrivere buone voci
    - ci sono poi gli utenti che hanno uno scopo particolare. Chi sono questi? non certo il fisico o il medico o in generale lo scienziato ma colui che deve dare visibilità a un teoria marginale. Nessuno, in altri termini ha interesse o è attivo sul web a scrivere del fatto acclarato (la vitamina C fa bene) ma ci sono molti (nel mare magnum di internet) che hanno invece interesse a diffondere le loro pseudo-verità (la vitamina C in grandissime dosi cura il cancro). Per questo in wikipedia è più facile trovare chi scrive di teorie minoritarie (disegno intelligente e similia) e pseudoscientifiche che non chi scrive di scienza. Le prime hanno bisogno di visibilità e dignità e wikipedia dà entrambe le cose almeno nell'immaginario collettivo. Ed è vero anche che le policy di wikipedia ammettono che tali teorie trovino spazio ma è anche vero che la policy sul punto di vista neutrale impone che tali teorie abbiano subito, già dall'incipit, una chiara etichetta (pseudoscienza o simile)
    Questo discorso vale anche , forse anche di più, per la politica e la religione o più semplicemente per il "ragazzino" di scuola media che su wikipedia andrà a scrivere di tutti i pokemon che non di storia o chimica

    Vanno anche distinte i tipi di le voci: se per quelle scientifiche è abbastanza facile trovare, selezionare, fonti peer review che diano la giusta visione scientifica della cosa, non così facile è per le voci di storia vicine a noi (ad es. quelle sul fascismo o quelle sugli anni di piombo) o di politica (volenti o nolenti abbiamo un nostro punto di vista)

    Come per ogni progetto umano, vanno messi sui piatti della bilancia i pro e i contro, i credo che per wikipedia i pro, ad oggi, siano nettamente prevalenti sebbene essa, in relazione agli utenti che la partecipano si configuri come una piccola "società" con pregi e difetti che questo comporta.

    Ritengo che i concetti di affidabilità e punto di vista neutrale non siano legati alla natura del progetto in sè ma sia nomolto legati al numero dei partecipanti, più essi sono maggiore è l'affidabilità (ad es. ritengo per questo motivo più affidabile en.wiki rispetto a it.wiki)

    salut
    ign

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  4. Caro Ignis, se sei chi credo io [e se non lo sei ti chiedo scusa sin da ora: nel qual caso tutto quello che segue per te non avrà alcun senso, ed io sono un pazzo che delira] vorrei ricordarti di come a suo tempo ti sia battuto affinchè su it.wiki fosse dato "il giusto spazio" alla delirante tesi di un ignoto antropologo americano che conveniva - o meglio credeva di convenire - sulla tesi papale dell'inutilità/perniciosità dell'uso del preservativo nelle politiche di contrasto contro l'AIDS.

    Certo non è colpa tua se it.wiki è lottizzata, nè ti si può imputare una qualsivoglia responsabilità in merito al fatto che legioni di baciapile contemporanei considerano certi argomenti scientifici come parte integrante del loro feudo.

    Probabilmente in quel caso hai dovuto, e per ragioni eminentemente "politiche", di consenso, dare spazio ad un parere non scientifico su un argomento intrinsecamente scientifico (epidemiologico); sta di fatto che, anche in conseguenza del tuo operato, alcune pagine di it.wiki sanciscono - o per lo meno hanno lungamente sancito - che la non-dannosità/utilità dell'utilizzo del preservativo nella lotta all'AIDS è questione su cui la scienza dibatte. Per cui, altro che peer review...

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  5. Le due accezioni di neutralità proposte da ESC sono proprietà del concetto di enciclopedia. Se in una buona enciclopedia cerchiamo una visione coerente, chiusa, circolare del sapere allora è evidente che è impossibile ottenere il sapere oggettivo e/o imparziale.

    WikipediA differisce da tutte le altre enciclopedie, non per il contenuto, ma per la forma (che in una certa misura ha ripercussioni indubbie anche sul contenuto); nella stessa misura in cui "sapere" e "enciclopedia" hanno a che vedere con una forma editoriale che sempre si è intrinsecamente celata nei due termini.

    Il fatto che sia perennemente "work in progress" è fortemente voluto come conseguenza della sua forma libera. La libertà sta nell'assenza di barriere all'ingresso dei vari argomenti. Le varie enciclopedie precedenti non erano assolutamente libere. In tal senso penso che sia arrivato il momento di indagare meglio il significato di enciclopedia: "insieme del sapere" o "insieme di ciò che è vero"?

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  6. Blogger ce l'ha con te, atlantropa, e continua a segnalarti come spam. Io comunque eviterei riferimenti personali o a vicende particolari.

    Comunque il carattere in progress di wikipedia non è ciò che la distingue, visto che già era così per la Britannica, ad esempio. È la mancanza di direzione del cambiamento.

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  7. @Atlantropa, le tue accuse sono gravi e soprattutto mancano di un elemento fondamentale: le prove. Mancano i link che ovviamente ometti stante la falsità di ciò che affermi in merito all'utenza wikipediana da te indicata

    ign

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  8. Non voglio cominciare una lite personale con Ignis - verso cui non ho risentimento - nè rivelare la sua misteriosa identità; semplicemente ho letto quanto da lui sostenuto sul supposto atteggiamento generale di it.wiki in merito alle questioni scientifiche e l'ho trovato in stridente conflitto con la mia esperienza personale.

    Se possibile, anzi, coglierei l'occasione per mostrare tramite il mio piccolo esempio quello che, secondo me è in generale uno dei problemi fondamentali di wikipedia.

    1. Il papa va in Africa e sull'aereo dice una cazzata, o per lo meno qualcosa che la comunità scientifica considera tale: "i preservativi aumentano il problema [dell'AIDS]".
    2. Mi accorgo che su it.wiki le dichiarazioni del papa erano riportate - chissà se consapevolmente o meno - erroneamente ("rischiano di aumentare il problema", in accordo terzo/quarto dispaccio ufficiale rilasciato dalla Santa Sede dopo lo scoppio delle polemiche).
    3. Le rimpiazzo con le dichiarazioni autentiche, aggiungendo che ad esse il mondo scientifico aveva reagito con severa stigma.
    4. I lacchè guelfi di it.wiki accorrono in massa per ammonticchiare autorevoli opinioni scientifiche ""a sostegno"" della tesi del papa.
    5. Poichè questi pareri scientifici autorevoli a sostegno erano a ben guardare solo "autorevoli", "scientifici" o "a sostegno", faccio notare in discussione come da un lato abbiamo il Lancet, l'OMS, dozzine di consensi internazionali ed ONG, dall'altro quattro carneadi, di cui forse un pajo laureati in medicina (chè tanto potevasi rimediare: del resto chi sosterrebbe che i cerotti aumentano il problema delle sbucciature al ginocchio?).
    5. Così la voce diventa ben presto sede di conflitto: come rendicontare la reazione degli scienziati alle papali dichiarazioni? come critiche? o come in parte critiche ed in parte favorevoli/non critiche?
    6. Ad un certo punto l'arbitro dice: "comunità scientifica è prevalente opinione. Plausibilmente su questo argomento non c'è poichè non la rappresenta Lancet nè Edward Green o altri, visto che si parla di comunità solo in presenza di opinione diffusi e convergenti"; ovvero: siccome un Tizio implicato nella lotta all'AIDS forse non è d'accordo con quanto sostiene il resto dei suoi colleghi, non si può dire che il mondo scientifico ha un pensiero univoco in materia - vedi vicenda piccolo villaggio gallico.
    7. Risultato: alle dichiarazioni del papa su it.wiki il mondo scientifico ha reagito in parte negativamente, in parte positivamente o comunque in modo non critico; stesso spazio è dato all'editoriale del Lancet - btw una rivista tra le più prestigiose al mondo, basata proprio sulla peer review, e con impact factor tra i più elevati al mondo - ed alle dichiarazioni "favorevoli o non critiche" di quattro utili idioti; è il punto di vista neutrale, bellezza!

    Insomma: se un problema scientifico è per qualche ragione evocato in una voce sul papa, su it.wiki lo si riporta in una versione papa-compatibile, con buona pace di peer review ed ogni altro inutile orpello scientista!

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  9. @Atlantropa: non vedo nessun link a riprova di quello che dici. Inoltre non sembra che tu abbia contributi sul "Papa" o sull'AIDS (vedi qui). I tuoi contributi piuttosto mostrano una alta propensione per le "teorie alternative".

    ign

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  10. Allora: Thomas critica wiki, che viene difesa da Ignis, che viene contraddetto da Atlantropa, che viene criticato da me linkando un sito criticissimo su wiki.
    http://complottismo.blogspot.com/search?q=Atlantropa

    Adoro la rete ;-)

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  11. Ignis, ripeto: non voglio lanciare accuse (eventualmente da documentare) o fare polemica; la mia esperienza con wikipedia è finita, non per mia scelta, ma pace.

    Ora, il punto.
    Il punto per me non è la questione del punto di vista neutrale; penso anzi che giustapporre diverse visioni dello stesso problema non solo non è necessariamente problematico, ma talora può essere persino interessante; per esempio, se il curatore di un saggio sulle fiabe riporta sia la teoria delle funzioni di Propp sia le critiche di Calvino, egli fa un ottimo servizio al suo lettore.

    Il punto è che su wikipedia, con la scusa del punto di vista neutrale chi riguardo ad una data voce è (in qualche modo) parte in causa (un baciapile in una voce sul papa, un antiamericano in una voce sugli USA, un ateo in una voce su una religione), se opportunamente appoggiato o semplicemente tollerato dal potere wikipediano (ovvero quegli utenti più uguali degli altri noti come admin) può provare a spostare la voce a supporto di una data tesi; è anzi possibile adirittura che la voce riporti affermazioni screditate/inaffidabili/false/mistificatorie come uno dei possibili punti di vista sulla materia (esempio citato); tutto questo perchè semplicemente si è in grado di ammonticchiare citazioni da studi/articoli/interviste, bastando solo che queste siano vagamente in argomento.

    Se vogliamo discutere di questo bene, altrimenti bene lo stesso.


    PS: il link è questo, la mia utenza è "tenemosroads", "atlantropa" era già stata bloccata.

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  12. Sì Xan, tra le altre cose sono stato accusato da quella grottesca ""giornalista"" di essere un professore calabrese antisemita/negazionista!
    Il check-user diede responso negativo, ma da quel momento in poi fui "attenzionato" da diversi utenti maggiormente uguali, punito due volte per lesa maestà, poi cacciato.

    PS: proprio io che per mesi avevo sostenuto l'assurda tesi sionista in base alla quale Gerusalemme sarebbe - pensa un po' - la capitale di Israele...

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  13. Ciao!

    Ho come l'impressione che Wikipedia sia stata sempre sovrastimata sia in meglio che in peggio.

    Già ai suoi inizi a me pareva evidente che contenuti inseriti e mantenuti da amatori non potessero che essere contenuti amatoriali. Fine della storia.

    Amatoriale è male o bene? Né l'uno né l'altro, l'importante è tenere presente che lo è. Quindi sarebbe da evitare di considerarla una fonte approfondita da cui imparare qualcosa, come pure il pozzo senza fondo dell'ignoranza umana.

    Capisco che il mio intervento sia molto meno dotto e approfondito di quello di Thomas e di altri, ma credo sul serio che su Wikipedia si esageri. È opera di volontari amatori, ed il risultato è volontariato amatoriale.

    Altra cosa è considerarne l'aspetto "sociologico", ma quello non dipende dal contenuto.

    [comunque ho l'impressione che il post parlasse molto più della Wikipedia italiana che non di Wikipedia in generale.]

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  14. @Atlatropa: LOL , visto che con un semplice link si capisce tutto? il tuo prezioso contributo cannato dalla voce non è la posizione di Lancet ma la frase una delle riviste di medicina generale più autorevoli al mondo. Ave Atlantropa. Occhio che non puoi dire troppe bestialità (neanche qui), la cronologia della voce è trasparente. C'è gente che non è tagliata per scrivere in wikipedia, non ne fare una tragedia

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  15. Ignazio, davvero questa polemica spicciola è molto triste, a me il problema del che figura ci faccio non interessa - e dubito a fortiori che possa interessare qualcun altro.

    Premesso che il Lancet è una delle riviste mediche più autorevoli al mondo - pensa un po', tra gli altri pare lo sostengano pure en.wiki (primo rigo: one of the world's best known, oldest, and most respected general medical journals), e [stupore] it.wiki (è considerata tra le prime cinque riviste mediche internazionali) - quello che ho voluto denunciare in questa sede (=blog di TM) non è se tu hai o meno cassato un mio contributo di sei anni fa ad it.wiki, bensì un problema generale di pesante lottizzazione di Wikipedia italiana da cui consegue il suo caratteristico procedere non per sintesi dialettica di posizioni contrapposte ma per giustapposizione di campanilismi, e compromessi "politici", il tutto sotto l'ombrello del NPOV ma senza la necessaria attenzione allo stato dell'arte delle conoscenze umane che un'enciclopedia dovrebbe rappresentare.

    Secondo me alcune delle voci più delicate sono mero terreno di scontro tra fazioni contrapposte in una guerra che viene combattuta a suon di virgolettati e citazioni, che sono ammonticchiati come pesetti per far pendere l'ago della bilancia in favore - o meno a sfavore - della propria parrocchia.

    Se un equilibrio è raggiunto senza ricorso al blocco della voce, è una tregua armata, in stile guerra di Corea.

    Nel mio esempio ho cercato di mostrare come, benchè attualmente vi sia un solidissimo consenso scientifico intorno al fatto che il preservativo non solo non è dannoso ma anzi è utile nella lotta all'AIDS, nella voce di it.wiki dedicata alle dichiarazioni con cui il papa ha negato quel concetto uno strano spirito di ""neutralità"" ha portato te a dire in pagina di discussione che non tale consenso non c'era, e soprattutto ha permesso ai cattofanatici wikipediani (che gestiscono le voci sul papa quasi fosse roba loro) di ""controbilanciare"" le autorevolissime parole di stroncatura dell'editoriale Lancet (riprese con clamore da tutti i media del mondo) con le quattro confuse cianfrusaglie ad sparigliandum - e di nessuna rilevanza scientifica (ma riprese con clamore dal Foglio ed altra ""stampa"" devota) - che sono riusciti ad arrabattare.

    Ecco: il mio livore è contro questo stato di cose, ma non certo contro di te in particolare. Non so come altro dirlo.

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  16. @Tommy
    evidente che contenuti inseriti e mantenuti da amatori non potessero che essere contenuti amatoriali. Fine della storia.

    Perfettamente d'accordo.

    Infatti, wikipedia è davvero ottima ogni qualvolta si cerchi ciascun personaggio dei Pokemon.

    Concordo anche sul fatto che il problema sia più di wiki Italia che non della omologa versione anglofona. Probabilmente, la massa di utenti più ampia permette la correzione in tempo reale di voci ad alto tasso fuffologico, come quelle tanto care al qui presente Atlantropa.

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  17. Così, giusto per capirci: quale sarebbe la fuffa?, i lavori di Curtis e Burke sul ""terrorismo internazionale"" che ho più volte citato sul sito del tuo capodebunker? o il ruolo del preservativo nella lotta all'AIDS ed il riconoscimento internazionale di Gerusalemme di cui mi occupai su it.wiki?

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  18. @Atlantropa:

    Per semplice rispetto al padrone di casa, non sto a scendere in polemica, come probabilmente gradiresti.

    Ma ti consiglio di andare a rinfrescarti la memoria sui tuoi interventi in tema 11 Settembre o su "The Power of Nightmares".

    Ecco perché parlo, eufemisticamente, di "fuffologia".

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  19. Certo che mi ricordo: la voce di it.wiki di Power of Nightmares fu creata da me.

    Ricordo pure, e con una punta di nostalgia, di come tu, Ignis ed altra manovalanza vi affaccendaste per riscrivere la voce pur senza aver mai visionato l'opera - il che la dice lunga sulla correttezza dei vostri metodi.

    La mia opinione su quel documentario - che ora it.wiki vuol fa passare per "fiction tv", magari come Don Matteo (la qual cosa è una pietra tombale su questa discussione) - non è cambiata: trattasi di una delle analisi più significative sull'argomento.

    Purtroppo per te, a differenza dei contributi portati dagli ""esperti"" di undicisettembre.blogspot.com o perle complottiste, quel lavoro di fuffologia - prodotto dalla BBC, premiato ai BAFTA, e presentato a Cannes - pare continui ad avere risonanza mondiale.




    PS: nel frattempo ho anche scoperto che il team di Minoli l'ha doppiata in italiano e trasmessa in qualche sottocontenitore Rai; per cui chi avesse problemi con l'inglese può facilmente recuperane una versione in italiano.

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  20. Ahr... ahr...

    Scrivi wikipedia e salta fuori il complottista!

    Penso che se uno psichiatra qualsiasi ci fa su un saggio, il carrierone non glielo toglie nessuno!

    Ahr.. ahr...

    Cordialità

    Attila

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  21. Immagino che il complottista sarei io; ma potresti spiegarmi perchè o almeno quale sarebbe il complotto in questione?, o forse stavi solo facendo action painting con le parole che conosci?

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  22. "Il problema di una costruzione sistematica ed universale del sapere, tra la fine del Settecento ed i primi dell'Ottocento, ed in ambiente romantico-idealistico, ha almeno tre aspetti: 1) rivendicazione del ruolo di una cultura generale e libera (di base prima estetica e poi filosofica) contro la formazione specializzata e pratica impartita nelle scuole nelle quali i governi assolutisti formavano i loro funzionari... 2) l'esigenza che questa cultura generale venisse organizzata in una enciclopedia o in un sistema, e che alla base ci fosse la filosofia; 3) che l'enciclopedia abbracciasse solamente le scienze, e non anche i mesteiri come si era fatto nella enciclopedia francese di Dideroto e d'Alambert" (Claudio Cesa).
    Mi pare interessante la connessione tra enciclopedia e sistema (qui si intende in particolare quello hegeliano). Temo che wikipedia non abbia nulla di sistematico.

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  23. Capisco che sparare su Grillo sia ormai sport nazionale ma, nonostante le evidenti scemenze che scrive negli ultimi mesi, la frecciatina dell'ultimo paragrafo è del tutto ingenerosa, soprattutto quando gli si attribuisce un'idea di società in cui "invece del più autorevole vince chi strilla più forte e ha più seguaci, a prescindere da quel che dice" cosa che Silvio, per esempio, ha attuato da tempo.

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  24. Thomas Morton
    Ho linkato e criticato (dal basso della mia ignoranza) il tuo penultimo post.
    Mi sembrava giusto dirtelo.

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  25. Agesilao, leggo solo ora. Da qualche tempo non mi arrivano più via email le notifiche dei nuovi commenti. Ti ringrazio comunque per l'attenzione :)

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  26. Ieri ho scoperto la figura di quest'uomo e il suo punto di vista in merito a diversi fenomeni creati dalla rete.

    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Jaron_Lanier

    Credo sia a tema con il post evolevo condividerlo con voi. Il suo libro è nella mia lista dei desideri.

    Saluti,
    Michele.

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  27. Hai trascurato una cosa che io trovo invece importante: la lingua. La lingua in cui wikipedia sarebbe scritta, che non è italiano.

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  28. Già ai suoi inizi a me pareva evidente che contenuti inseriti e mantenuti da amatori non potessero che essere contenuti amatoriali. Fine della storia.

    come ha detto brain use: condivido.

    Anzi, aggiungerei: sapessi poi quanto s'incazzano gli "amatori" quando glielo fai notare. Ignis ne è l'esempio.

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  29. Non ho resistito. La notizia è di oggi, almeno su BusinessInsider. Siete pronti?

    Bene, la voce più lunga di Wikipedia è quella dei mostri di Dungeon & Dragons 2.

    Tristezza infinita,
    michele.

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