giovedì 1 ottobre 2015

aggiornamento

Ultimamente sto facendo il tentativo di uscire dai confini un po' angusti del mio blog personale e andare a cercare qualche lettore altrove.

Devo dire che il mio primo esperimento in tal senso, annunciato nel post che precede, mi ha dato molte soddisfazioni: ha raggiunto un numero di lettori che non sono abituato ad avere grazie alla grande quantità di condivisioni su Facebook, e cosa ancora più importante ha suscitato molte discussioni intorno all'argomento trattato. Oltre che su FB, per esempio, su Reddit, o Hookii, una community che non conoscevo e che mi pare assai interessante.

La sorpresa più piacevole è stata senz'altro quella di essere stato contattato dalla redazione di "Tutta la città ne parla" su Radio3 per essere intervistato sull'analfabetismo. Per un oscuro blogger che si è limitato a fare una ricerca e un po' di verifica delle fonti intorno alle cifre quotidianamente sparate relative all'analfabetismo funzionale è sicuramente un bel riconoscimento. La puntata se dovesse interessare si trova qui (il mio intervento comincia a partire dal minuto 38 circa): temo di non essere risultato particolarmente incisivo ma ho dovuto improvvisare delle risposte sul momento, essendo stato contattato appena un'ora prima della diretta (e non avendo potuto ascoltare gli altri ospiti).

Mi sono però sentito in dovere di approfondire il tema, quindi ho scritto un altro articolo, sempre per DudeMag, che si può leggere qui. Non ha avuto un successo paragonabile al precedente ma così è la vita: quel che ho tentato di spiegare comunque sono i motivi che stanno dietro all'allarme analfabetismo funzionale in Italia (e nel mondo), al di là della reale portata del fenomeno. Ovvero, cosa ci dice di noi la paura dell'analfabetismo del prossimo?

Su tutt'altro argomento, poi, ho scritto un articolo per un blog culturale nato da poco (ma che è l'erede di un periodico di carta degli anni Settanta e Ottanta), L'indiscreto. Si parla stavolta di filosofia della mente, una mia vecchia passione, ma a partire dal film Inside Out per interrogarsi sul ruolo degli omuncoli nelle spiegazioni sul funzionamento della mente. Oltre al film della Pixar sono riuscito a infilarci un bel po' di argomenti, dall'Iliade di Omero, a Platone e Aristotele, ai poeti stilnovisti, agli spermatozoi, agli automi giocatori di scacchi, alle topiche freudiane, sperando non risulti troppo confuso.

È probabile che prossimamente seguano altri esperimenti – adesso che sono uscito dall'anonimato del blog ci ho preso gusto – ma non credo che abbandonerò questo spazio perché ci saranno senz'altro cose che mi verrà voglia di scrivere ma che non saranno pubblicabili altrove. Nel frattempo spero di riuscire a mantenere un certo silenzio almeno per le prossime due settimane perché in realtà dovrei studiare per un esame. Devo prendere un diploma di archivista, paleografo e diplomatista, e il programma è piuttosto impegnativo. Quindi se vedete qualche mio delirio in giro è perché non sto facendo il mio dovere. A presto.

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