giovedì 17 dicembre 2009

tacchini

Mancano pochi giorni a Natale, e l'animale natalizio per eccellenza è il tacchino.


Purtroppo questo simpatico ed elegante gallinaceo, di origine americana, è destinato ad essere sacrificato in milioni di esemplari per essere mangiato il giorno di Natale, ma forse non tutti sanno che anche i vegetariani oggi possono festeggiare il Natale rispettando la tradizione e allo stesso tempo senza uccidere e causare sofferenze a nessuna creatura. Ad esempio, col Tofurky, fatto col tofu, ma con la stessa consistenza e lo stesso sapore di un tacchino vero. Non solo è un ottimo modo di abbellire la vostra tavola durante le feste, e non solo è un piatto sano e ricco di proteine, ma è anche pronto in appena 30-60 minuti, quindi non c'è bisogno di alzarsi la notte della vigilia per controllare il forno.


Senza contare che il tacchino, oltre che ad uso alimentare, si presta anche ad essere utilizzato per divertenti ma innocui scherzi ai danni di questo ingenuo volatile, e persino per arricchire le proprie conoscenze ornitologiche. Negli anni '60, Martin Schein ed Edgar Hale dell'Università della Pennsylvania scoprirono che i tacchini maschi, di fronte a una riproduzione in legno di una tacchina femmina, si eccitavano quanto di fronte a una tacchina vera, e provavano ad accoppiarsi col modello.

Incuriositi dalla scoperta, i ricercatori passarono a togliere progressivamente delle parti alla loro tacchina finta, per vedere fino a quale punto il tacchino avrebbe conservato interesse. Si resero conto che per eccitare il tacchino era sufficiente persino una finta testa di tacchina montata su un bastone infilato a terra. Il tacchino si portava dietro la testa finta, e poi si metteva a "spingere" l'aria, là dove avrebbe dovuto esserci il posteriore della tacchina. Ahaaaahhaah, patetico, ridicolo, tacchino.

Va beh, piuttosto, e tanto per restare in tema natalizio, che ve ne pare di questo bocconcino?


Non è terribilmente eccitante? Buon natale.

25 commenti:

  1. Eccitante si, ma se gli tiri via qualche parte del corpo (ad esempio il seno prosperoso) non lo è più.

    RispondiElimina
  2. D'accordo, ma se invece lasci solo il seno prosperoso?

    RispondiElimina
  3. Calma ragazzi, ché la mereologia della sgnacchera è cosa estremamente seria, come d'altro canto suggerisce la stessa importanza e universalità della sineddoche usata alle più varie latitudini per indicare il tutto muliebre nominandone solo la parte par exellance: una figura retorica che nulla ha di sciovinista o sessista, peraltro...

    RispondiElimina
  4. Se lasci solo il seno prosperoso rischia di diventare feticismo :|

    RispondiElimina
  5. Comunque devi anche considerare che lei è una riproduzione in miniatura bidimensionale.

    RispondiElimina
  6. Comunque devi anche considerare che lei è una riproduzione in miniatura bidimensionale.

    Il che, per un convinto assertore dell'ontologia quadridimensionale come il sottoscritto, è già una bella seccatura.

    Ma in generale si accetta che queste riproduzioni abbiano un valore meramente simbolico, proiettivo e referenziale, quando se ne tratta la mereologia: ciò che, del resto, è anche compatibile con gli aspetti temporali.

    RispondiElimina
  7. Comunque devi anche considerare che lei è una riproduzione in miniatura bidimensionale.
    Ma ancora non mi sono messo ad ondeggiare nel vuoto dietro al monitor.

    RispondiElimina
  8. mmhh... preferirei non fare ipotesi su quello che stai facendo davanti al monitor. :-P

    RispondiElimina
  9. Ma niente infatti, non sono mica un tacchino :D

    RispondiElimina
  10. Quando praticavo agonisticamente judo e poi triathlon (once upon a time), penso di aver fatto fuori colonie e colonie di simpatici ed eleganti gallinacei di origine americana (il petto di tacchino ha un alto contenuto proteico e pochissimo grasso, in quanto carne bianca, ma meno secco del petto di pollo)... chissà perchè provavo attrazione morbosa verso i cartonati di Pamela Anderson in scala 1:1 per reclamizzare quell'obbrobrio di "film" Barb Wire...

    Cordialità

    Attila

    RispondiElimina
  11. OT:

    Chi mi spiega cos'è il "a priori kantiano"?
    Odifreddi lo usava spesso nella trasmissione su Radio 2 di qualche anno fa.

    Grazie.

    RispondiElimina
  12. Una domandina facile, eh... però dovrebbero essere nozioni di liceo, in fondo.

    a priori = precedente l'esperienza
    analitico = tautologico, privo di contenuto (come le verità logiche)

    tutti gli enunciati analitici sono a priori ma l'a priori kantiano è sintetico, cioè dotato di contenuto, ma precedente qualsiasi esperienza

    RispondiElimina
  13. Rovesciando l'omelette, per Kant i giudizi "a posteriori" derivanti da quella che chiamiamo ingenuamente "esperienza sensibile" sono tutti sintetici, ovvero coppie soggetto-predicato nella quali quest'ultimo "è posto interamente fuori" dal concetto connesso al soggetto, cioè non è derivabile dalla definizione del soggetto stesso.

    Per i giudizi "a priori" ossia dotati di caratteri di universalità, assolutezza e necessarietà (in senso modale !) è invece prevista, nel sistema kantiano, la possibilità di essere analitici o sintetici: quindi è opportuno specificare in che senso utilizziamo l'espressione "a priori". Utilizzarla come vago sinonimo di "universale" o "assoluto" o "innato" e perfino di "eidos" è, più che altro, un abuso: più o meno come quando si parla correntemente di "razionalità hegeliana" o "idea platonica".

    La gnoseologia kantiana, e l'epistemologia che ne deriva, pone comunque un accento molto forte sui giudizi sintetici a priori, individuati come tipici dell'attività scientifica sperimentale che indaga le leggi di Natura.

    RispondiElimina
  14. Aggiungo qualche dettaglio: geometria e matematica sono costituite da giudizi sintetici a priori derivanti dalle intuizioni pure dello spazio e del tempo. La categoria della causalità è invece un concetto puro dell'intelletto.

    RispondiElimina
  15. Ora proviamo a trovare qualche collegamento tra il tacchino e Kant.

    RispondiElimina
  16. Io lo sapevo che era meglio scrivere sugli ornitorinchi.

    RispondiElimina
  17. Ma potrei sempre cavarmela con la storiella del tacchino induttivista.

    RispondiElimina
  18. Beh, sì, ma poi come se la cava il tacchino induttivista con lo smeraldo blerde di Goodman e i corvi neri del buon Hempel ?

    RispondiElimina
  19. Ho i canini...li uso.
    Mi spiace per il tacchino, ma è buono.

    RispondiElimina
  20. Veramente il tofu mi fa schifo. Un mio amico lo utilizzava come pastura per i pesci.

    Al posto del tofurky non si può usare la spam?
    http://prmeetsmarketing.files.wordpress.com/2007/10/spam-collection-2005-04.jpg
    ^_^

    RispondiElimina
  21. non ho capito ma si parla di kant, di tope o di animali in generale?

    RispondiElimina
  22. kant = tipica discussione natalizia a pasto con il fidanzato della sorella di un parente non ben identificato che sta mangiando davanti di te

    tofu = tipico cenone della suocera. Ma in realtà era tacchino...

    Topa = chi lo fa l'ultimo dell'anno...

    Direi che Thomas ha colto bene il clima natalizio.

    RispondiElimina
  23. http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Benessere/grubrica.asp?ID_blog=26&ID_articolo=1596&ID_sezione=563&sezione=Alimentazione
    non contare su di me
    zuccherok

    RispondiElimina