mercoledì 19 novembre 2008

vinca il migliore!

Così, per gioco, dalle pagine del New York Times diversi mesi fa il famoso linguista e scienziato cognitivo Steven Pinker, recensendo un libro di psicologia morale, aveva posto la seguente domanda ai suoi lettori: quale di questi tre personaggi del '900 ritenete più degno della vostra stima e ammirazione: madre Teresa di Calcutta, Bill Gates, o Norman Borlaug?Supponendo di svolgere il classico sondaggio fra la "gente comune", credo che sarebbero in pochi a preferire Bill Gates a Teresa, mentre per il terzo personaggio la reazione più probabile sarebbe: "ma chi cazzo è Norman Borlaug?". Eppure facendo un po' di conti sarebbe facile constatare che l'antipatico e monopolista Gates, attraverso le sue opere di beneficenza, ha salvato e sta salvando molte più vite umane di quante ne avrebbe mai potute salvare Teresa. E si noti che non si tratta di un'opinione, ma di fatti.

Anche senza scomodare le controverse inchieste del noto giornalista anti-clericale Christopher Hitchens, è ad esempio un fatto che quelli che Teresa gestiva non erano ospedali o strutture sanitarie moderne attrezzate in vista dell'obiettivo primario di guarire e alleviare le sofferenze dei malati, ma semplici lazzaretti, dove i più poveri fra i moribondi avevano diritto a un letto e poco altro. Non dico che non sia un'opera meritoria, ma se avessi vinto al SuperEnalotto e volessi regalare un milione di euro a qualcuno, forse penserei a qualcosa di diverso e più concreto.

La Fondazione di Bill e Melinda Gates, d'altra parte, spende circa due miliardi di dollari l'anno in progetti mirati principalmente allo sviluppo agricolo nel Terzo Mondo e alla lotta alle malattie endemiche (Aids e malaria), e con criteri ispirati alla massima efficienza degli investimenti effettuati. Liberissimi di pensare che Bill Gates è il diavolo in persona e di odiarlo a morte per le torture che ci hanno inflitto i suoi sistemi operativi, liberi anche di considerare la sua carità come un'operazione di facciata a scopo pubblicitario, ma quei soldi (e si tratta di una enorme quantità di soldi) salvano vite umane, e anche questo è un fatto.

Quanto a Norman Borlaug, non è certamente il più noto del trio, ma è anche considerata la persona che nella storia ha salvato il maggior numero di altri esseri umani, il che non è un merito da poco.

Questo dimostra semplicemente che nelle nostre valutazioni morali, più che la ragione, entra spesso in gioco un istinto che bada più alle apparenze che ai risultati concreti: dopotutto Teresa è una fragile e minuscola donna vestita con un modesto sari bianco e azzurro e circondata da lebbrosi, mentre Bill Gates è solo un nerd occhialuto con un sacco di soldi, quindi si fa fatica a pensare a lui con un'aureola in testa.

L'esempio di Pinker però può essere replicato anche con altre modalità: immaginando, sempre per gioco, di avere risorse limitate (come in effetti sono) a quale di questi tre progetti pensate che uno Stato dovrebbe dare la priorità?

  1. Messa in sicurezza degli edifici nelle aree sismiche;
  2. Sistemi per immobilizzare i bambini nelle automobili;
  3. Aggiunta di cloro all'acqua potabile.

Se venisse indetto un referendum, non ho idea di cosa verrebbe fuori, ma ritengo probabile che la scelta degli elettori sarebbe influenzata da molti fattori che di razionale non hanno molto: i terremoti fanno paura, i bambini vengono prima di tutto, mentre l'acqua con l'aggiunta di cloro... ha un cattivo sapore. Ma può anche essere utile sapere che il costo calcolato in dollari, per anno di vita guadagnato, dei suddetti interventi, è nell'ordine questo: 18.000.000, 73.000, 3.100.

Traggo queste cifre dal libro L'ambientalista scettico, di Bjorn Lomborg, il quale è anche il fondatore del Copenaghen Consensus Center, una istituzione il cui scopo è proprio quello di stabilire le priorità nella lotta ai flagelli del pianeta tramite rigorosi metodi economico-scientifici ispirati all'ottimizzazione delle risorse (e che è molto criticata per aver assegnato una bassa priorità alla lotta contro il riscaldamento globale).

Ma visto che stiamo giocando, e non vorrei mai scrivere un post troppo serio, continuiamo a giocare. Cosa preferireste mettere sotto l'albero di Natale? Cioccolata equa e solidale della Coop, oppure la Barbie made in China? Sembra che non valga la pena di rifletterci: comprando cioccolata solidale, e magari anche biologica, aiutiamo gli agricoltori del terzo mondo a sopravvivere alla concorrenza delle terribili multinazionali, mentre la Barbie è stata sicuramente montata da un bambino cinese in condizioni di lavoro che.. brrr.

Già, ma se nessuno gli compra più le bambole quel bimbo cinese di cosa camperà? Nessuno ha costretto la sua famiglia a mandarlo a lavorare, esclusa la fame, il che significa che le alternative non devono essere migliori. Ci avevate pensato? E sapevate che meno del 10% del sovrapprezzo sulla cioccolata va ai teorici beneficiari (i produttori) mentre il resto viene spartito fra distributori e venditori? Avete pensato che acquistando un prodotto a un prezzo superiore a quello di mercato ne incentivate la produzione, contribuendo ad abbassarne ulteriormente il prezzo di mercato e così danneggiando tutti gli altri che non godono di quella certificazione? E siete sicuri che i criteri con cui quella certificazione viene assegnata siano del tutto trasparenti e non siano viziati ad esempio da pregiudizi politici (cooperative vs. imprese familiari)? Avete pensato che la coltivazione biologica a parità di resa deve occupare molto più terreno intensificando lo sfruttamento del suolo?

Divertente, vero? Allora continuiamo a giocare: voi chi buttereste giù dalla torre?

Pecoraro Scanio o Umberto Veronesi?
Vandana Shiva o Florence Wambugu?
Jeremy Rifkin o Muhammad Yunus?
José Bové o i fratelli McDonald?*
Naomi Klein o Hernando De Soto?
Carlo Petrini o Ingo Potrikus?
Luca Casarini e Francesco Caruso oppure Sergey Brin e Larry Page?

ecc... ecc...

*Thomas Friedman ha osservato che nessun paese con all'interno un McDonald's ha mai attaccato un altro paese dove è presente un McDonald's.

10 commenti:

  1. se nessuno gli compra più le bambole quel bimbo cinese di cosa camperà? Nessuno ha costretto la sua famiglia a mandarlo a lavorare, esclusa la fame, il che significa che le alternative non devono essere migliori.

    Già.
    E' un pensiero che spesso sfugge.

    Per essere ancora più espliciti, trovo assolutamente demagogico e populista un certo modo di porre alcune questioni di apparentmente alto spessore morale relative alle condizioni di lavoro nei paesi del terzo mondo.

    Tali condizioni non sono belle.
    Non sono giuste.
    Non sono eque.

    Ma sono simili, molto simili, a quelle che c'erano anche da noi poche decine di anni fa.

    Nostro dovere cercare di sveltire l'evolversi sociale dei paesi più sfortunati?
    Forse è vero anche questo, ma dobbiamo stare attenti a non cadere preda di facilonerie di questo genere nelle nostre valutazioni.

    E io credo tanto nella mano invisibile.

    p.s.
    ehmmm...
    Smith, non Keynes...
    ;-)

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  2. Torno a leggere per partecipare al tuo sondaggio :P

    Ma scopro che hai barato!

    Come il più sgamato dei propinatori di exit-poll, hai posto la domanda in modo intenzionalmente equivocabile.

    Infatti, la tua scala inversa dei valori dell'operato dei tre personaggi del 900 è corretta, ma la domanda non aveva per oggetto l'esito del loro operato, bensì una ben più soggettivo ed opinabile ritenete più degno della vostra stima e ammirazione!

    Ahi ahi! ;-)

    ---------------------

    Comunque, rispondo:

    Pecoraro Scanio o Umberto Veronesi?
    Ambedue hanno i loro bravi scheletri appesi.
    Ma il sentimento di delusione che i verdi italioti mi hanno generato, la scarsa capacità ampiamente dimostrata e una certa buona dose di antipatia personale mi fanno puntare decisamente il pollice verso a Pecoraro Scanio.

    Vandana Shiva o Florence Wambugu?
    La Wambugu (che non conoscevo affatto: mi è toccata una rapida googleata!) ha lavorato per la famigerata Monsanto, dunque a priori per il demonio.
    Quindi: l'amica Shiva. ;-)

    Jeremy Rifkin o Muhammad Yunus?
    Di Rifkin condivido alcune analisi, ma non il protagonismo, la politicizzazione e la semplificazione eccessiva di alcune visioni economiche ed organizzative.
    Di Yunus so solo che fu l'"inventore" del sistema del microcredito: interessante esperimento dagli esiti pare positivi.
    Dunque: Rifkin.

    José Bové o i fratelli McDonald?
    No-global, nel senso più popolare del termine, e amico di Morales e Chavez.
    Mi basta.
    Analisi superficiale?
    Fa niente: gli hamburger, mangiati con moderazione, non fanno male a nessuno.

    Naomi Klein o Hernando De Soto?
    Come dicevo, la parola no-global mi fa venire i brividi freddi lungo la schiena a priori.
    Ma devo concedere alla Klein una attenuante: non conosco abbastanza bene il suo pensiero per sapere fino a che punto è stato distorto dai dementi che lo interpretano in piazza.
    Di De Soto, basta la parola: conquistador.
    Non ne faccio una questione di violenza individuale (che comunque aborro) ma del danno incommensurabile che la Spagna coloniale fece al Nuovo Mondo.
    Dunque: De Soto.

    Carlo Petrini o Ingo Potrikus?
    Escludo che per Petrini tu intenda il calciatore, del quale non saprei dire nulla, per quel che mi interessa il calcio in genere...
    Punto quindi sull'inventore dello slow-food.
    Ingo Potrykus non lo conoscevo: la solita googleata ne parla bene.
    Ma, nonostante non consideri la consumazione di hamburger ogni tanto un gesto demoniaco, il buon cibo all'italiana mi è certo più gradito.
    Quindi: non mi esprimo.
    Anche se magari tu, convinto vegetariano, potresti rispondere diversamente.

    Luca Casarini e Francesco Caruso oppure Sergey Brin e Larry Page?
    Tutta la mia simpatia a google.
    Qui, non c'è neanche bisogno di discutere.

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  3. la tua scala inversa dei valori dell'operato dei tre personaggi del 900 è corretta, ma la domanda non aveva per oggetto l'esito del loro operato, bensì una ben più soggettivo ed opinabile ritenete più degno della vostra stima e ammirazione!

    Hai perfettamente ragione ma l'ambiguità è tutta contenuta nell'enunciato originario di Pinker. Chiaro che uno può anche ammirare Bill Gates come esempio di uomo riuscito a fare i soldi grazie al proprio ingegno, ad esempio, ma è anche chiaro dal contesto che Pinker chiedeva proprio un giudizio di tipo etico sul suo operato.

    Grazie per aver risposto. E' ovvio che non ho messo nessun link proprio per costringere sadicamente a fare googling. Ma su De Soto c'è un equivoco: io intendevo un'altra persona, più direttamente contrapposta a Naomi Klein.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Hernando_de_Soto_(economist)

    Altrettanto ovvio è che. sebbene le mie preferenze si intuiscano, ognuno può avere le proprie e diverse. Ma il senso del post è che prima di lanciarsi in giudizi a volte uno farebbe meglio a rifletterci su.

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  4. il senso del post è che prima di lanciarsi in giudizi a volte uno farebbe meglio a rifletterci su.

    Infatti era chiarissimo.
    E condivisibilissimo.

    Ma mi ha divertito troppo accettare la sfida del sondaggino. :P


    p.s.
    Mi sembrava strana l'associazione con quel De Soto!

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  5. Anch'io! anch'io!

    Anche se mi vorrei limitare al primo grande quesito e ad una nota sugli altri.

    Lasciatemi dire che non basta salvare vite umane, fa molta differenza anche il come. Per cui non c'è dubbio che al primo posta sta Norman Borlaug (di cui abbiamo parlato anche nel nostro ultimo post e che ho avuto la fortuna di incontrare a tu per tu) seguito a stretta distanza da Madre Teresa (santa donna!) mentre vedo ben più attardato, con la lingua penzoloni, il pirata della Silicon Valley (va bene fare beneficenza, ma con i nostri soldi è troppo facile!).

    Per il resto solo una segnalazione su Ingo Potrikus veramente un grande uomo! (http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/search/label/Golden%20Rice )

    Aggiungo poi:

    Volete Barack Obama o Monty Jones?

    e infine l'immancabile:

    Volete Gesù o Barabba?

    Ciao!

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  6. Grazie per la segnalazione su Monty Jones. Non lo conoscevo.

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  7. Pochi lo conoscono... diciamo che noi è da un po' che vorremmo parlarne, ma sarà ben dura dato il poco tempo a disposizione.

    Magari faremo un post sui grandi genetisti agrari della storia iniziando da una raccoglitrice della mezzaluna fertile passando poi da Strampelli (dimenticato eroe della battaglia del grano - vinta non dai fascisti, ma da lui) e Borlaug per arrivare infine a Monty Jones.

    ciao

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  8. "il costo calcolato in dollari, per anno di vita guadagnato"

    non sono sicuro di aver capito bene cosa sia questa quantità.

    Intendi forse dire che per far sopravvivere una persona media, in media un anno in più, si deve pagare mediamente 18.000.000, 73.000, 3.100 dollari?

    grazie!

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  9. @Federico: rispondo a braccio sperando di non smarronare perché mi fa fatica controllare il testo.

    La cifra dovrebbe rappresentare la stima del costo di ogni singolo anno vita in più nell'insieme della popolazione (non della persona media, il che comporterebbe un numero di anni guadagnati molto maggiore). Se per esempio tutti vivessero fino a 70 anni, il C.p.A.d.V.G. rappresenta quanto mi costerebbe far arrivare una sola persona all'età di 71.
    Il costo per anno di vita è utile a mettere insieme nei calcoli fasce di popolazione diverse. Ad esempio, è diverso se con un vaccino antinfluenzale allungo un po' la vita di 1000 ottuagenari, oppure se tramite i seggiolini per bimbi salvo la vita di 1000 bambini. Per quanto possano apparire cinici questi calcoli, a parità di costo si dovrebbe preferire la seconda alternativa.

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  10. ... perché se salvo la vita a un 80-enne guadagno al massimo 10 20 anni, mentre se la salvo a un bambino piccolo anche 80 o 90.


    grazie!

    ultimamente ho scoperto una retata di blog interessanti... tu sei tra questi.

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